#THROWBACKTHURSDAY: DA 0 A 20, IL 2002

Proseguiamo il nostro viaggio nei primi anni di questo millennio, protagonista della seconda puntata di questa edizione di #ThrowBackThursday è il 2002.

Un anno che si apre con un’autentica rivoluzione in Europa ovvero l’avvento dell’Euro, moneta unica che dal primo gennaio 2002 entra in circolazione in 12 paesi dell’Unione Europea (ad oggi diventati 19).

In Italia però l’anno comincia anche nel segno della cronaca nera con il celebre Delitto di Cogne che tiene milioni di Italiani incuriositi attaccati alle TV dove si apre di fatto la stagione dei criminologi e dei plastici di Vespa.

TV che non ospiteranno più invece Biagi, Santoro e Luttazzi, vittime del cosiddetto Editto Bulgaro del premier Berlusconi, per loro non basterebbe forse neanche un miracolo del neo proclamato santo Padre Pio da Pietralcina.

Nello sport oltre al primo storico oro di un atleta di colore alle Olimpiadi Invernali, noi italiani ricordiamo soprattutto Byron Moreno e il suo contributo all’eliminazione dai Mondiali di Corea e Giappone.

Musicalmente è un anno all’insegna delle donne e del pop, come certifica la classifica dei singoli più venduti che vede in vetta il sensazionale esordio internazionale di Shakira, fino a quel momento artista della scena principalmente latinoamericana, che sbaraglia la concorrenza con la sua Whenever Wherever.

Ma alle sue spalle la situazione non è molto diversa con tre meteore: la Lolita Alizee, le Las Ketchup del tormentone con annesso balletto Asereje e la provocante (forse solo per business?) coppia russa delle t.A.T.u.

È l’anno anche della strana coppia Robbie Williams/Nicole Kidman che con la loro cover di Somethin’ stupid, uscita a fine 2001, si impongono nei primi mesi dell’anno prima dell’arrivo dei The Calling, che con la loro Wherewere you will go fanno strage di ragazzine e di vendite.

Dopo tanti tentativi Sanremo lo vincono i Matia Bazar Messaggio d’Amore, uno dei brani forse meno indimenticabili del loro repertorio, mentre decisamente più successo avranno Alexia con la sua Dimmi come ed Enrico Ruggeri con la balalaika della sua Primavera a Sarajevo.

Ma il vero vincitore morale del Festivàl sarà Daniele Silvestri: la sua Salirò, pur non arrivando mai al n.1 in classifica, diventerà un pezzo cantato e conosciuto da tutti ed entrerà nella storia della musica italiana.