Il post rock in salsa lombarda: in uscita “Tempismo”, il primo disco dei Malkovic

“Tempismo nasce in un periodo di scelte, in un momento di cambiamenti personali e di tutto ciò che ci gravita attorno e attorno a cui gravitiamo. Il tempismo è la cosa che ci è sempre mancata e probabilmente non avremo mai, ma questo è il momento di fare il primo passo, anche se tutto cambia veloce e non sappiamo bene dove stia andando. Con la certezza e l’illusione che non sia mai troppo tardi per guardarsi e ridere e riprendere tutto in mano.
Dopo due EP con cui abbiamo tastato il terreno ci siamo sentiti di fare questo passo. Alle nostre spalle ora c’è Simone, con cui abbiamo scritto ognuno di questi pezzi, nati da mesi strani e stupendi, in cui ci siamo rimessi in gioco e soprattutto ci siamo divertiti. Qui dentro c’è tutta la malinconia e il riaccorgersi che anche se tutto, purtroppo o per fortuna, sfugge al nostro controllo, qualcosa ci fa ancora cercare Casa tra le strade in cui ci perdiamo sempre e comunque.
Ogni nostro lavoro è un pezzo di vita che chiudiamo in qualche minuto di canzone. Se “Buena Sosta” era il disco dell’impatto, questo è il disco della risposta. Anche se confusa e scoscesa, una strada c’è.
Buon tempismo!»

Tempismo è il primo LP dei Malkovic, e ci viene presentato, proprio da loro, con le parole che avete appena finito di leggere. Successivo ai due EP Malkovic e Buena Sosta, che hanno tracciato una linea su ambienti post rock con pesanti inserti solo strumentali, rappresenta un primo passo verso la maturazione dei tre ragazzi milanesi, e abbiamo avuto l’onore di ascoltarlo in anteprima, per raccontarlo a voi {ricordiamo che uscirà su Spotify questo venerdì 22 marzo}.

Famosi per aver aperto i concerti di alcuni giganti dell’indie/post rock italiano, come i Gazebo Penguins e Motta, i Malkovic ci presentano il loro suono graffiante e d’ambiente, morbido e inquietante insieme, di location squisitamente milanese {come nella seconda traccia, Via Manzoni, e nella penultima, Case, dove quella Porta Venezia, offuscata come un luogo inarrivabile per quell’amore malinconico, fuggito eppure presente, e tambureggiante}, racchiuso da due pezzi strumentali, SVP e Resra, dallo schema sufficientemente simile, decantando calma ed esplosione in un continuum costante, fino allo spegnimento, cadenzato, finale.

Tempismo ci sta dicendo che il post rock non è morto, ma si sta evolvendo, con note indie e sussurri emo, che c’è qualcuno che sa ancora scrivere delle schegge di amore, sufficientemente melanconico, tra le battute crude di batteria: ce lo dice la terza traccia, singolo uscito un mese fa su YouTube, Come Se, “Non andrai – Via di qui – Come se – Niente fosse – Vieni qua – Come se – Come se.”, ce lo dicono le armonie psichedeliche di Morgana, “Puoi digerirmi – Puoi saziarmi – Ma continuo a chiederti tutto anche quando non ci sei più”, ce lo dice la tempesta di suoni di Case, dove la voce di Giovanni ricrea un unisono con la distorsione della chitarra, chiudendo con “Io cerco te”.

È tutto pronto per il vostro turno: ascoltarli. Questa la nuova formazione: Simone Bossini alla batteria, Fabio Copeta al basso e Giovanni Pedersini alla chitarra e alla voce. Registrato per Costello Record’s nell’estate del 2018, nella ormai storica sede della Taverna Studio di Provaglio d’Iseo, Brescia, con la supervisione di Marco Giuradei.

Il bello di questi Malkovic è che tutti sono protagonisti di tutto: i testi di quest’album sono stati scritti da Pedersini e Bossini {60 mesi}, la copertina e il lavoro grafico curato da Copeta, i brani mixati da Davide Magni, a cui addirittura i ragazzi milanesi hanno dedicato la traccia numero 6, anch’essa strumentale, dal titolo MAG NI))).

Di seguito troverete l’intera track-list, ma prima vogliamo dedicare un messaggio a questi ragazzi: continuate così, fateci vedere che c’è spazio per tutto questo in Italia. È la musica che ve lo chiede.