Bruno Munari, il “creatore di forme” in mostra a Milano dal 25 maggio

La Galleria 10 A.M. Art di Milano si prepara ad ospitare “Creatore di forme”, una mostra interamente dedicata al prolifico artista e designer italiano Bruno Munari: protagoniste di questa esposizione saranno le forme, così come l’artista le ha pensate, ripensate, cambiate, studiate, amate nel corso di tutta la sua carriera. L’obiettivo principale della mostra, curata da Luca Zaffarano e visitabile dal 25 maggio al 23 giugno 2018, è infatti mostrare attraverso le installazioni la ricerca che Munari ha condotto circa il il punto di fusione delle forme, il momento in cui esse si trasformano l’una nell’altra, subendo una trasfigurazione che ne rivela l’autentica natura dinamica.

La motilità e il cambiamento è senz’altro la cifra stilistica del percorso espositivo, contrassegnato da una estrema varietà: si possono osservare acrilici, sculture da viaggio, xerografie, fino a vere e proprie macchine, tra cui una Macchina Aritmica del 1951 ed una Macchina Inutile del 1956, capaci di articolare liberamente lo spazio intorno a se mediante il proprio movimento senza finalità.

L’intera mostra è costruita intorno alle idee di leggerezza e dinamicità, accentuando il desiderio di Munari di non mostrare mai forme fisse, cristallizzate in un momento, ma di accompagnarne e incoraggiarne il cambiamento. Per la realizzazione delle Xerografie Originali degli anni ’60, ad esempio, Munari ha fatto uso di uno strumento comune in maniera del tutto inusuale. La fotocopiatrice, normalmente utilizzata solo per riprodurre forme identiche, dietro alle quali si cela un’idea di arte mimetica che l’artista rifiuta, viene usata per dar vita a forme dinamiche, mettendo in movimento pattern diversi durante il tempo di esposizione dello scanner: così facendo si ottengono immagini dinamiche, ma che allo stesso tempo immortalano un “istante”, ovvero di un atto irripetibile.

L’elemento caratteristico della produzione di Bruno Munari – nonché della sua filosofia, potremmo dire, essendo stato egli anche un fine intellettuale e scrittore – è una visione ludica dell’arte, che vediamo espressa anche dal percorso espositivo di “Creatore di forme”. Le sculture da viaggio, realizzate come origami e fatte per essere ripiegate e riposte in valigia, le macchine inutili: dalla seria ricerca dell’artista emerge il desiderio di vivere l’arte e le forme come qualcosa con cui entrare in contatto, qualcosa di giocoso di cui, alla fine dei conti, si può anche sorridere.

La mostra in cinque brani:

  1. Hyper Music – Muse
  2. Pyramid Song – Radiohead
  3. The Less I Know the Better – Tame Impala
  4. Out Of Mind – DIIV
  5. Chamber of Reflection – Mac De Marco