Dopo la cancellazione del tour europeo dell’anno scorso (che, siamo onesti, ci ha spezzato il cuore più di quanto non faccia All I Want) i Kodaline tornano in Italia per un’unica data al Fabrique di Milano. La band irlandese si è fatta conoscere nel panorama indie con singoli come The One e High Hopes qualche anno fa, fino a guadagnarsi un discreto pubblico grazie all’uscita del nuovo album Politics of Living. Il 28 ottobre sono finalmente saliti sul palco del Fabrique di Milano per emozionarci con le loro classiche sonorità malinconiche mescolate a nuovi ritmi più pop ed energici, lasciandoci letteralmente senza parole.
Ad aprire il concerto è Follow your fire, niente poco di meno che la prima canzone del nuovo album, con la quale il palco si tinge di rosso e arancione. Seguono i classici che li hanno resi famosi in tutta Europa: Brand new day, Ready e Honest. Seguono poi in ordine Brother, Shed a Tear e Head Held High, tutte del nuovo cd. Qui le voci dei pionieri e dei fan nuovissimi si sono mescolate e hanno cantato assieme ai bravissimi Kodaline, che poco dopo hanno lasciato il pubblico cantare The One in acustico, accompagnandolo solo con la chitarra.
Si sono poi susseguite Angel, I Wouldn’t Be, Love like this, One day, Born again e Raging, il singolo prodotto con l’artista norvegese Kygo.
A chiudere il concerto, i due immancabili pilastri della musica toccante e profonda dei Kodaline: All I Want e High Hopes, che ci hanno fatto sognare e piangere allo stesso tempo. In un tripudio di colori e sonorità, la magica band irlandese è stata capace, ancora una volta, di farci emozionare dopo tanto tempo!
Chiara Cagnan è una ragazza di 23 anni per 1 metro e 75 di altezza, composta essenzialmente dalla musica che ascolta, i libri che legge, i film che guarda e le avventure e i posti che vive viaggiando.
Laureata in Scienze linguistiche per la mediazione, è da tre anni che vaga per il mondo senza seguire una strada precisa, lasciandosi guidare solo dall’istinto, dal vento e dal momento. Tra le sue più grandi passioni la lettura e la scrittura, la chitarra e la musica indie-rock, il vino e il buon cibo, l’arte e la cultura. (I binomi? quelli anche).
Attualmente si divide tra l’essere studentessa universitaria a tempo pieno e sognatrice a occhi aperti a tempo perso, in constante bilico tra spensieratezza, autoironia e follia, fantasticando sempre su posti lontani con una chitarra in mano e una canzone in testa.
