Turner: Opere dalla Tate esposte nella Capitale

Dopo 50 anni di assenza dai musei di Roma William Turner ha fatto il suo ritorno trionfale in Italia, con una mostra dedicata alla sua produzione più privata ed intima. “Turner. Opere dalla Tate” è un percorso che esplora gli sviluppi dello stile pittorico soprattutto nelle tecniche degli acquarelli e degli olii. Le tele esposte guidano il visitatore attraverso un percorso che lo porta a contatto con il carattere di profonda novità del lavoro di Turner, talvolta considerato precursore e ispiratore delle tecniche impressioniste. L’esposizione è stata inaugurata il 22 marzo presso il Chiostro del Bramante a Roma, e proseguirà fino al 26 agosto 2018.

“Turner. Opere dalla Tate” inaugura innanzitutto la collaborazione tra il Chiostro del Bramante e la prestigiosa Tate di Londra, custode delle 92 opere di cui si compone la mostra. Alla Tate è conservato infatti l’enorme patrimonio di opere noto con il nome di “Turner Bequest”, da cui sono state attinte le tele e gli album esposti a Roma. Il Turner Bequest, donato alla Gran Bretagna nel 1851, racchiude le opere personali dell’artista, custodite originariamente nel suo studio e realizzate per il suo piacere personale.

I temi principali di questo vasto lascito sono la natura ed i paesaggi osservati dall’artista durante i mesi estivi, trasposti su tela durante l’inverno. In particolare le 92 opere esposte in “Turner. Opere dalla Tate”, tra album, acquarelli, olii e disegni, illustrano il percorso artistico di Turner alla ricerca di un uso più audace e realistico del colore, vero obbiettivo del suo lavoro. Le sei sezioni della mostra danno al visitatore uno sguardo d’insieme sull’intera produzione artistica del pittore, in continua evoluzione verso l’invenzione di uno stile innovativo e personale, caratterizzato da un uso del colore per la resa delle profondità prospettiche. Turner fu uno dei più grandi fautori della pittura en plein air, anticipando ampiamente questa abitudine, di moda tra gli impressionisti: la sensazione che riceviamo infatti dai suoi quadri è quella di una natura avvolgente e sensuale, profusa da una luce rotonda, capace di dare forma e spessore al paesaggio.

“Turner. Opere dalla Tate” è un percorso alla scoperta di un artista molto diverso da quello impetuoso e passionale che ci si potrebbe aspettare; l’esposizione ci guida a conoscere un uomo sensibile e geniale, un innovatore dallo stile semplice quanto rivoluzionario, capace di giocare con il colore e con la luce per farne poesia, creando atmosfere ovattate e magiche.

La mostra in cinque brani:

  1. Hoppìpolla – Sigur Rós
  2. Life’s For The Living – Passenger
  3. Venezia – Francesco Guccini
  4. Skies – Alexandre Desplat
  5. Struggle for Pleasure – Wim Mertens