Intervista ai Rider’s Connection

A volte anche eventi come Expo possono riservarti grande sorprese, come dei concertini che ti portano a scoprire nuove band. In questo caso si tratta dei Rider’s Connection, band tedesca che speriamo di ritrovare presto nel bel paese. Scoprire quindi insieme a noi quello che potreste trovarvi a sentire, e vedere, in occasione di un viaggio in terra tedesca. Noi intanto, proviamo a portarli in Italia!

Come avete scelto il vostro nome?
Philipp: Nell’estate del 2009 ho incontrato a Berlino un ragazzo italiano di nome Andrea. L’ho ospitato a casa mia e abbiamo iniziato a suonare insieme facendo un po’ di busking. Una sera abbiamo deciso di andare in Italia ed è stato un viaggio davvero emozionante. Vivevamo suonando per le strade e abbiamo conosciuto molte persone. Tutti continuavano a chiederci come ci chiamassimo così una notte a Roma, mentre eravamo sotto un cielo stellato (sì, è stato davvero così smielato) siamo arrivati a Riders Connection. Per me quel nome rappresenta quello che abbiamo fatto: viaggiare, suonare, unire le persone.

Quali sono le vostre influenze musicali? Cosa ascoltate quando non state suonando?
Aleksej: Sublime, John Frusciante, Chic, Life Of Agony, Rage Against The Machine, Progressive Psy Trance, 80´s, Pop… E la lista sarebbe ancora lunga.

Moritz: Sono cresciuto ascoltando quasi tutto. Mia madre ascolta musica classica, mio fratello hip hip mentre le mie sorelle sono per rock’n’roll e pop. Per cui sono aperto ad ogni tipo di ascolto. Crescendo ho ascoltato molto reggae ma penso che la mia influenza principale sia la World Music. È un genere fantastico, è tutto da ovunque (risate, ndr).

P: Ascolto molta musica. È una domanda a cui è difficile rispondere perché cambia continuamente la risposta. Adesso per esempio sono molto preso dalla musica e dai ritmi africani. Musicalmente sono stato influenzato da Gentleman, Bob Marley e pochi altri, ma l’artista che mi ha ispirato a prendere in mano la chitarra è stato Kurt Cobain.

Quando vi siete conosciuti e come mai avete deciso di suonare insieme?
M: Io e Philipp siamo cresciuti insieme, ci conosciamo da circa 18 anni. Ho iniziato ad interessarmi alla voce fin da piccolo poi ho iniziato ad imitate i ritmi con la bocca intorno ai 15 anni. Philipp ha suonato in diverse ben per circa otto anni prima che intraprendessimo il progetto Rider’s Connection nell’inverno del 2009. Dopo qualce mese ottenemmo la prima data ufficiale a Kreuzberg. Eravamo davanti al club e Aleksej stava passando con il suo basso in spalla, precedentemente avevo suonato con lui in una jam quindi gli abbiamo chiesto di suonare con noi quella sera e lui accettò. Dopo una settimana ci siamo rivisti per fare la nostra prima prova insieme e da lì abbiamo proseguito.

Raccontateci di come è vissuta la musica in Germania e se notate differenze ad esempio con l’Italia.
P: Beh la musica pop tedesca purtroppo è molto artefatta e smielata. Ma ci sono band come i Seeed e, per citarne una recente, AnnenMayKantereit. Ma preferisco la musica del Sud, quei suoni di chitarra caldi che sono pieni di espressività.

A: Secondo me non ci sono grandi differenze. Se le persone vanno ad un concerto hanno voglia di ballare, divertirsi e sprofonfare nella musica. In tutti i Paesi in cui ho suonato le persone reagiscono alla musica nello stesso modo. Lo stile può essere diverso ma il nocciolo è sempre lo stesso.

Nelle vostre canzoni combinate diversi stili, cosa vorreste comunicare con la vostra musica? Come mai avete deciso di utilizzare la tecnica del beatboxing?
M: Fondamentalmente noi sentiamo la musica come un linguaggio comprensibile a tutti e non vogliamo etichettarlo. Ma le persone spesso hanno bisogno di etichette per descrivere qualcosa, per comprenderlo meglio, quindi ne abbiamo cercata una che funzionasse: Polystylistic Heartmusic. Il nostro scopo è unire le persone e far ricordare loro quanto sia bella la vita quando ti lasci andare. La scelta della strumentazione invece è accaduta organicamente, non abbiamo deciso di avere un beatboxer è semplicemente successo.

Anna