Con ZONA MC a lezione di “Storia della RAPubblica”

Ora più che mai, in questo periodo in cui il mondo sembra voler ossessivamente tornare indietro al primo Novecento, sarebbe importante conoscere il passato per capire il presente e ci vorrebbe una lezione di storia che ci permettesse di superare le nostre lacune dovute anche a un sistema scolastico fallimentare, aggravate dalla visione comune della storia come una materia noiosa e difficile, ci vorrebbero dei modi per rendere tutto più scorrevole e immediato, con mezzi moderni, come la musica e magari nello specifico il rap, in quanto adatto al racconto di maggior interesse per i giovani; ci ha pensato un esperto in materia: ZONA MC.

Stefano Mularoni in arte ZONA MC è un rapper di Rimini; lui stesso si descrive dicendo che, da buon romagnolo, è un amante della velocità, ma non nel senso dei motori, come gli altri romagnoli. Infatti le metriche di ZONA MC, oltre ad essere complesse e variegate, raggiungono velocità ipersoniche come i missili di cui ultimamente sentiamo tanto parlare.

Ma la sua caratteristica distintiva è quella di saper approfondire materie come la filosofia e la storia, materie che ha studiato e che insegna, ma anche la politica e l’economia, con dovizia di dettagli e terminologie. In ciò quindi è simile a Murubutu, altro rapper professore delle stesse materie e anche conterraneo (lui però emiliano).

La carriera di ZONA MC però si sviluppa all’insegna della sperimentazione e perciò non riesce ad attenersi all’ambito hip hop da cui è partito, ma sfocia ben presto nel misurarsi con la composizione di beat e di interi album strumentali dalle sonorità breakcore ed elettronica e nell’affiliazione al gruppo rap più sperimentale in assoluto in Italia (e probabilmente nel mondo e nella nostra intera dimensione), dicesi Uochi Toki, con i quali il riminese ha collaborato più volte (anche quest’ultimo disco vede la partecipazione di Riccardo “Rico” Gamondi degli Uochi Toki al missaggio e mastering) e con i quali faceva formazione fissa ai loro live. Lo stile è simile ma meno evanescente, più accessibile agli umani.

Il rapper poi si è dedicato a vari altri progetti, tra cui un libro che spiega il fenomeno del sovranismo in ascesa.

In questi ultimi anni di assenza dalle scene, stava tramando di realizzare un nuovo album concepito come un libro, come si può intuire dalla copertina.

Per la precisione un libro di storia che parlasse di un decennio di fondamentale importanza per la nostra identità di italiani e per la nostra coscienza storica, il decennio 1943 – 1953, ovvero il periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale alla prima fase della guerra fredda: perfettamente in tempo per la Festa della Liberazione del 25 aprile, ecco “Storia della RAPubblica” (1943 – 1953), pubblicato per l’etichetta Trovarobato e lanciato con il primo live alla Festa “Oltre il ponte” a Bologna, anticipato dalla prima traccia, primo singolo uscito qualche giorno fa, Storia della Resistenza (’43 – ’45), un brano commovente per chi si riconosce nei valori dei partigiani, un pezzo di storia ora drammaticamente attuale.

Seguendo lo stesso schema di narrazione enciclopedica e didattica ammirabile in album tematici come Porconomia, incentrato su economia e politica, e prima ancora Ananke, compendio di storia della filosofia, ZONA MC affronta questa fase storica che definisce come “I veri anni di piombo” proprio come bisognerebbe affrontare la storia in generale, come viene insegnato a chi studia storia in modo serio, con il metodo scientifico della storico, cioè servendosi di documenti, riportati in quella che è una vera e propria bibliografia (ebbene sì, un album con una bibliografia!), e avvalendosi della consulenza di una storica di professione, Lidia Celli, che ha riveduto e corretto i testi.

Inoltre, da collega nello studio di queste materie, il sottoscritto può aggiungere che qui siamo di fronte a un lavoro perfetto dal punto di vista metodologico: “Storia della RAPubblica” è veramente, a tutti gli effetti, un vero e proprio lavoro storico, in quanto è costituito dal racconto dei fatti ma anche dall’analisi e da un giudizio personale e interpretativo che però coincide con quella che tecnicamente si chiama “storiografia“.

Cioè non si limita a snocciolarci un elenco di nomi e di eventi ma li collega, traendo delle conclusioni che ci illuminano su come siano andate le cose nella nostra nazione e sull’eredità che ci portiamo dietro dal passato, trasmettendoci il trasporto, l’emozione, legata a certi valori, a certe epoche che non abbiamo vissuto ma con le quali abbiamo un legame speciale, delineandone luci e ombre, in un racconto avvincente, come un romanzo o un film. E tutto questo in rima.

Ovviamente le tracce sono molto lunghe rispetto al normale per via della mole enorme di eventi da inserire e questo può rendere la fruizione difficile per l’ascoltatore medio ma vale veramente la pena entrare in questo libro di storia musicato e rappato, per essere consci di quello che è il nostro mondo, per sapere da dove deriva, e per saperlo quindi affrontare con la giusta visione, contro ogni re-visione, contro ogni revisionismo, con il giusto ritmo.

Genere: Rap (in questo caso hip hop classico), tra Murubutu e Uochi Toki ma con più brio e densità

Consigliato a: amanti del rap, fan di Murubutu, fan di Uochi Toki, fan di Alessandro Barbero, insegnanti di storia che vorrebbero trattare un periodo storico fondamentale che viene sempre penalizzato nei programmi, studenti, studiosi, amanti della storia ma anche “odianti” della storia perché con questo diverso approccio potrebbero cambiare idea e appassionarsi.

Correte ad ascoltare l’album qui: https://orcd.co/rapubblica.

Bibliografia

  • Portale Storico della Camera dei Deputati, Lavori, Assemblea Costituente 25 giugno 1946 – 31 gennaio 1948.
  • A. De Bernardi, Una dittatura moderna. Il fascismo come problema storico, Mondadori, Milano, 2001.
  • A. De Gasperi, Alcide De Gasperi e la politica internazionale: un’antologia degli scritti “L’illustrazione Vaticana” (1933-1938) e di discorsi all’estero (1945-1954), a cura di G. Allara e A. Gatti, Cinque lune, Roma 1990.
  • A. Bordiga, Dialogato con Stalin, in «Il Programma Comunista», N. 1, 1952.
  • A. Lepore, Alberto Beneduce, l’evoluzione dell’economia italiana e il nostro tempo, Rivista economica del Mezzogiorno / a. XXVIII, 2014, n. 1-2, pp. 45-63.
  • A. Del Boca, Italiani, brava gente? Un mito duro a morire, Neri Pozza, Vicenza, 2005.
  • A. Graziani, Lo sviluppo dell’economia italiana. Dalla ricostruzione alla moneta europea, Bollati Boringhieri, Torino 2000.
  • C. Levi, L’orologio, Einaudi, Torino 2015.
  • D. Conti, Gli uomini di Mussolini. Prefetti, questori e criminali di guerra dal fascismo alla Repubblica italiana, Einaudi, 2017.
  • D. Mack Smith, Storia d’Italia dal 1861 al 1997, Laterza, 2000.
  • D. Losurdo, Stalin. Storia e critica di una leggenda nera, Carocci, Roma 2017.
  • E. Aga Rossi , L’inganno reciproco. L’armistizio tra l’Italia e gli angloamericani del settembre 1943, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1993.
  • E. J. Hobsbawm, Il secolo breve 1914-1991, BUR – Rizzoli, 2014.
  • F. Fauri, L’Unione Europea. Una storia economica, Il Mulino, Bologna 2017.
  • G. Bocca, Togliatti, L’Unità, Mondadori, Trento 1992.
  • G. Galli, Storia del Partito Comunista Italiano, Edizioni Il Formichiere, Milano 1976.
  • I. Montanelli, M. Cervi, Storia d’Italia 1943 1948, RCS Libri, Milano 2006.
  • M. Roatta, Diario, 6 settembre-31 dicembre 1943, a cura di F. Fochetti, Ugo Mursia Editore, Milano 2017.
  • P. Togliatti, De Gasperi il restauratore. È possibile un giudizio equanime sull’opera di Alcide De Gasperi?, A. Gaffi, Roma 2004.
  • P. Saraceno, Intervista sulla ricostruzione, 1943-1953, a cura di L. Villari, Roma-Bari, Laterza, 1977.
  • P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, Einaudi, Torino 2006.
  • P. Chiodi, Banditi, Einaudi, 1975.
  • S. Peli, Storia della Resistenza in Italia, Einaudi, Torino 2015.