ESCE “HUMAN TRAFFIC” – L’EP D’ESORDIO DEI BEN AND THE GIANT

Non esistono storie, ma soprattutto non esistono buone storie, senza un nemico da sconfiggere. Il “villain”, il malvagio, il mostro nell’armadio, sono tutte figure imprescindibili per rompere la noia e avvincerci cuore, testa e pancia ad una storia. E questa necessaria quanto eterna lotta, la conoscono benissimo i componenti della band Ben And The Giant, che proprio nello scontro tra la normalità e la mostruosità hanno trovato la giusta epifania per il proprio nome. Perché, al netto della sua più immediata interpretazione, il Gigante può essere qualunque cosa: la società che aliena, le nostre paure più inconfessabili, i fantasmi che popolano la testa, un incubo ricorrente, ma anche un gigante in carne ed ossa. Siete voi, spinti da una libertà che è concetto carissimo ai quattro, nati musicalmente nel 2016 sulle sponde piemontesi del Lago Maggiore, a dover plasmare i tratti del The Giant, per poterlo, poi affrontare. Ad aiutarvi, in questa avventura affascinante, ci penseranno Luca Gullì, voce e chitarra ritmica, Micheal Mustone, chitarra solista e voce, Alessandro Pregnolato, basso e voce, Simone Santini, percussioni e voce, che con il loro nuovo EP “Human Traffic”, uscito il 29 ottobre, vi faranno entrare nel buio ad occhi aperti. Le 5 tracce che si muovono con eleganza tra melodie pop e momenti più energici, sanno, infatti, far staccare dalla quotidianità chi ascolta, per lanciarlo, invece, verso quelli che Battiato chiamava “mondi lontanissimi”. Così “Son of Universe” veleggia felice lontano dalla cupidigia del mondo, e così “Stuck In My Head” suona come fiero inno alla ribellione, alla disobbedienza, ma soprattutto, come detto prima, alla libertà, rappresentata come il bene più prezioso in assoluto, da proteggere e difendere. I Ben And The Giant, con il loro suono immediato e viscerale, hanno a cuore che la poesia sia e rimanga presente nella vostra vita, in modo semplice, facilmente comprensibile, senza timori reverenziali, ma come fosse un elemento naturale.
Ho incontrato Luca, dopo una lunga chiacchierata ho deciso di intervistarlo per sapere di più di questo progetto musicale.

È appena uscito il vostro primo EP, come sta andando? Che effetto vi fa? 

Luca: È un’emozione strana, ci sono ansie e aspettative che si concretizzeranno con il tempo. Stiamo facendo tutto da soli e non facile promuoversi, ci stiamo appoggiando al primo singolo uscito a febbraio che ha fatto molti ascolti. Lavorare su un EP è diverso dal lavorare su un singolo, è tutto più lento ma stiamo lasciando andare le cose da sole. Con questa uscita vogliamo solo dire che esistiamo, non voglio fare il botto. Questo album è ciò che la gente andrà a cercare quando usciremo davvero con qualcosa di impattante, ci serviva per creare uno storico. La sensazione è di serenità, abbiamo fatto il massimo e siamo soddisfatti.

Quanto lavoro c’è dietro alla preparazione di un disco? Come lavorate voi?

Luca: Siamo “monocentrati”, io scrivo il brano, sia parole che musica, mi occupo della pre-produzione, inizio con chitarra e voce e su quello imbastisco le bozze degli altri strumenti, come il basso e la batteria; poi la faccio ascoltare ai ragazzi. Studiata la struttura del brano andiamo in sala prove a raffinarlo e arricchirlo. È il nostro punto di forza perchè non richiede tanto tempo.

Come vi siete conosciuti?

Luca: Io avevo tanti brani, che tenevo nascosti in casa, ad un certo punto ho deciso di farli sentire. Inizialmente a un ragazzo che ha iniziato a suonare la chitarra con me, poi a un batterista, ma poi la formazione è cambiata. Ci siamo praticamente conosciuti in sala prove perchè avevamo conoscenze in comune. Ad esempio, il batterista l’ho contattato dopo averlo sentito live. Siamo nati dai brani, la band è nata dalla passione per la musica che avevo da proporre. Ci siamo innamorati dei brani che avevo da proporre. Per noi la canzone è tutto, non mettiamo davanti la nostra individualità o strategie comunicative, le nostre canzoni sono dirette al pubblico. Ho sempre amato scoprire una canzone e poi una band, la canzone deve andare più lontano di quanto possiamo andare noi come gruppo.

Quali sono le vostre fonti di ispirazione?

Luca: A livello di struttura melodica ci rifacciamo alla scena brit-rock, indie, ad esempio i Kasabian. Queste melodie mi sono entrate nel sangue,perciò posso dire che nascono da ciò che ascolto. Quando devo scrivere parto da un sentimento, non dalla volontà di scrivere, nasce tutto in modo spontaneo dai sentimenti che provo. Può essere rivalsa, voglia spaccare il mondo, dipende da come mi sento. Questo trova terreno fertile negli accordi che compongo. Cerco di dare una piccola ragione di vita a quel brano. È simile all’ innamoramento, non riesco a smettere di pensarci per giorni. È una sensazione che mi rende felice.

Come descrivereste la vostra musica? All’interno del panorama italiano dove vi collocate a livello di genere?

Luca: A livello di panorama italiano…. fuori. Come descrivo la musica invece, dire: gioiosa, energica, positiva, è la musica che io vorrei sentire. È come quando vuoi un dolce e te lo prepari in casa anziché comprarlo. Siamo alternative indie rock, ci consideriamo alternativi anche se magari la nostra musica può essere considerata “mainstream”. Siamo quel genere di band orecchiabile in maniera sfrontata ma senza essere banali. Quindi forse anche commerciale, anzi pop, ma non per le vendite ma perché non è rivolta agli intenditori, è musica per tutti.

 Avete in programma un tour?

Luca: Abbiamo fatto un po’ di gavetta, con diversi live. Adesso ci piacerebbe aprire qualche artista locale. Il tour, se arriverà, ci piacerebbe fosse piccolo, qualche breve apparizione. Abbiamo in progetto un nuovo disco e una nuova uscita per la prossima primavera e ci piacerebbe uscire in qualche festival con queste novità, sarebbe l’occasione giusta. Stiamo lavorando su un singolo specifico su cui punteremo tantissimo. L’ep ci serviva per dare una base alle prossime uscite.

Direi che da questa intervista si evince che la band ha le idee chiare e tanta voglia di farsi largo!

 

“HUMAN TRAFFIC” è uscito il 29.10 e disponibile in streaming a questo link:

 https://ffm.to/humantraffic