Intervista agli Amore Psiche: siamo folletti che vivono a Milano

È uscito poco meno di un mese fa Scoprire, l’album d’esordio dei milanesi Amore Psiche, trio formato da Carmelo Mutalipassi (chitarra acustica ed elettrica), Daniela Grigioni (voce e synth) e Fabrizio Carriero (batteria e percussioni).

Un disco molto evocativo che, come i suoi creatori, vive in costante equilibrio tra ragione e sentimento, tra Milano e la natura, come lo stesso trio ci ha spiegato in questa nostra intervista.

Partiamo dalla domanda forse più banale: Amore Psiche, c’è tra voi 3 qualcuno che rappresenta più la parte sentimentale/passionale e qualcuno che invece rappresenta più quella razionale?

Siamo molto simili e con gli stessi equilibri in fatto di razionalitá e sentimento e per questo i brani fluiscono molto naturalmente. Forse il lato intellettuale è piú evidente nei testi, li scrive Daniela e gli altri li accolgono di buon grado, tranne qualche commento felino qua e lá che porta a modificarli.

Credo che la vostra cifra stilistica sia l’evocatività della musica e la sua delicatezza. Dal punto di vista del testo invece mi sembra ci sia meno omogeneità, è così? a cosa è dovuta questa scelta?

È interessante sapere che i testi trasmettono questo, la scelta è dettata dal periodo storico e dalla consapevolezza che abbiamo raggiunto fino a ora, insieme al bisogno di trovare il modo per vivere al meglio in mezzo alle difficoltá del mondo. Idealmente vivremmo come folletti nei boschi e questa è la musica, nei fatti siamo cittadini milanesi nel ventunesimo secolo, non possiamo sfuggire per questo i testi sono piú farragginosi.

Legato un po’ alla domanda precedente, considerato sia l’aspetto musicale che quello del testo, quale brano credete vi rispecchi di più? o se preferite, quale brano consigliereste come primo ascolto a chi non vi conosce?

Ogni brano ha una sua storia e un suo carattere, è davvero difficile scegliere, dipende anche da cosa si ha bisogno, potremmo proporre “ Scoprire” per la sua atmosfera folk evocativa, con quel senso di magiche possibilitá al di lá del presente …

La copertina dell’album è molto bella e trasmette l’evocatività di cui parlavamo prima, volete raccontarci qualcosa di più?

La copertina è bellissima anche per noi, non avremmo potuto immaginare di meglio.
È opera di una disegnatrice messicana con cui collaboriamo, è splendido come ha reso visivamente le idee: l’immagine descrive il mondo naturale e quello umano che convivono con rispetto reciproco e armonia, inoltre contiene elementi che evocano la libertá, l’empatia, la connessione col cosmo e esseri feroci e selvatici.
I disegni a matita sono come ombre, sogni e il colore azzurro che predomina rappresenta la saggezza, la Psiche guidata dall’Amore che irradia luce – il milagro rosso, il cuore che nella cultura pop messicana rappresenta un desiderio e la gratitudine. Sono visioni positive di cui abbiamo bisogno e che troviamo rilassanti.



Quali sono state le difficoltà maggiori nella realizzazione dell’album, in considerazione anche del momento pandemico che stiamo vivendo?

La difficoltá è stata dover attendere tra un lock down e l’altro per registrare ma in definitiva non ha rallentato molto, la vita digitale ha permesso di continuare nonostante tutto e questo è un tema che ci interessa sempre di più.

Vista la situazione riaperture che si avvicina ma meno velocemente di quanto tutti vorremmo, quali sono i vostri progetti per il prossimo futuro? State lavorando sul portare live questo album o state già pensando anche a materiale nuovo?

Vorremmo suonare di piú e ci stiamo attivando per questo, certo gli effetti della pandemia sono evidenti per le band emergenti, è piú arduo suonare ma tutto è in trasformazione, potrebbe perfino migliorare rispetto a prima.
Intanto componiamo il prossimo disco perché la vita interiore è sempre viva.