Lasciatevi stregare dalla Magica Musica di Venerus

Esce oggi, 19 febbraio, il nuovo album di Venerus dal titolo Magica Musica, un titolo quanto mai azzeccato per un disco capace veramente di trasportare l’ascoltatore nel mondo del cantautore milanese.

Un lavoro che lo stesso Andrea, nome di battesimo di  Venerus, ha presentato ieri nel corso di una conferenza stampa in cui si è raccontato come sempre con la sincerità che lo contraddistingue.

Un album molto atteso per stessa ammissione dell’artista che ha rivelato come sia molto esigente nei propri confronti come si dovrebbe sempre essere con un prodotto che si lascia a tempo indefinito nel mondo.

Proprio l’idea di lasciare andare nel mondo è uno dei temi del singolo che ha anticipato l’album, Ogni pensiero vola, e che forse rappresenta al meglio quello che è stato per Venerus la realizzazione di questo album, un qualcosa uscito da lui destinato a liberarsi nello spazio.

Spiegazione simile trova anche la copertina che riprende un’iconografia di Giordano Bruno che lo vede uscire con la testa dal mondo conosciuto per esplorare l’esterno e allo stesso tempo vedere il mondo conosciuto da un punto di vista diverso.

Per quanto riguarda l’aspetto musicale Venerus spazia come sempre tra sonorità molto diverse, frutto anche dei suoi ascolti più recenti che vedono prevalere musica strumentale e in particolare il jazz a cavallo degli anni ’60-’70 e di un bisogno di suonare come antidoto al distanziamento e all’isolamento forzato.

In questa ottica si colloca sia il ritrovato studio del pianoforte sia collaborazioni come quella con i Calibro 35 in una delle tracce preferite da chi scrive.

Collaborazioni che attraversano tutto l’album, a partire da quella storica con Mace, in uno scambio di influenze nei rispettivi album scritti praticamente a quattro mani, a quelle con Frah Quintale, Gemitaiz e tanti altri, sempre in un ottica di incontro personale prima ancora che artistico e non di “corsa al featuring”.

Accanto ai suoni “tradizionali” si aggiungono poi campionamenti raccolti in giro: dalla piscina di Salmo a suoni cittadini o di animali, il tutto per estendere il campo di ricerca sonora il più possibile ma allo stesso tempo  rendere l’album ancora più un estratto di vita e di vissuto.

Esperienza personale che ovviamente si ritrova anche nei testi di Magica Musica e contribuisce a restituire quel senso di meraviglia di Venerus nei confronti della vita di “un 28enne che si sente più bambino di quando ne aveva 8“.

Un album molto milanese, per definizione dell’artista, dove Milano rappresenta sia il senso di casa, di provenienza, ma anche l’evoluzione continua della città come della persona, il tutto tradotto in musica con un talento raro: quello di Venerus.