Ammetto che sono una neofita della fotografia e le luci dei live mi spaventano parecchio. Quello che la macchina fotografica non coglie però lo vedono gli occhi, quello che nemmeno loro riescono a vedere lo percepisce il resto del corpo. Il 2 ottobre sul palco dell’Arci Ohibò si sono susseguite tre band di caratura notevole, soprattutto dal punto di vista emotivo.
I primi ad esibirsi i nostrani Edless, vincitori dell’edizione 2016 del Pending Lips Festival e autori di un macchinoso post-rock con venature elettroniche che incanta per grazia e potenza sonora. A ruota arrivano i Fear of Men che su disco non mi hanno mai convinto e invece faccia a faccia hanno il giusto appeal: graffiante melodicamente, lenitivo vocalmente. Il locale e il pubblico si prepara per il piatto forte, sempre più calca, sempre più caldo, le luci si abbassano e partono i Nothing.
Suono sporco e grezzo, voce soffocante e via di riverberi e le immagini scorrono, le teste si muovono su e giù. Dominic, leader della band è particolarmente chiacchierone mentre gli altri tre stanno chini sugli strumenti e danno il meglio quando possono maltrattarli. Il nuovo disco “Tired of Tomorrow” spinge più sulle melodie, i pezzi tirati sono di meno ma ti portano allo stremo. Finisce e ti ritrovi sorda, sconvolta, euforica e con qualche scatto da condividere per ricordare che eri lì in carne e ossa, sofferenti.
Gallery fotografica e testo a cura di Amanda Sirtori – all rights reserved.
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