Cristiano Godano ricerca se stesso nel primo disco senza Marlene Kuntz

Da poco è uscito Mi ero perso il cuoreil primo album da solista di CRISTIANO GODANO, frontman dei Marlene Kuntz, band che ha segnato la storia della musica italiana in 30 anni di carriera. 

Pubblicato per Ala Bianca Group / Warner Music è disponibile in CD e doppio Vinile da collezione 180 grammi, contenente la bonus track Per sempre mi avrai.

Basandosi sulla considerazione che “la mente mente”, vengono raccontate queste menzogne, il loro potere e il contrasto tra la mente e il cuore con tutte le inquietudini che si generano nel mezzo.

I Marlene Kuntz si erano già allontanati nel corso degli anni dalla matrice originaria che li identificava come “Sonic Youth italiani”, ora il grande autore del rock indipendente italiano si situa in un ambito decisamente più cantautorale e soft, tendente al pop, prendendo le distanze dal progetto principale, salvo vaghe tracce del linguaggio acido dei MK e assume ora una forma dylaniana e “neilyoungiana” in un disco diverso, con parole ben scandite.

Infatti, se gli stessi MK hanno perso ormai (purtroppo) il carattere sanguigno e sanguinario degli inizi, l’esordio solista di Godano assume una conformazione ancora diversa, con venature rock ridotte quasi a capillari, quindi più esili ma più diffuse in modo globale, andando a confluire e fluire per lo più nei testi e nella vena, appunto, introspettiva, della ricerca di questo “cuore” che si era “perso”.

L’album è stato anticipato dal singolo Ti voglio dire, incentrato sul tema dell’amicizia.

A questa ballata struggente è seguito poi un secondo singolo, attualmente in radio, dal titolo Com’è possibile, un country all’americana che in modo altrettanto intimista ma ballabile (nel video balla lui stesso) parla del lato cattivo dell’umanità e dei mostri che è in grado di generare. Significativamente il finale del video mostra una presa di posizione del cantautore attraverso il cartello con la scritta “I can’t breathe“, il motto riferito agli ultimi fatti che hanno scosso l’attualità.

“Devo ritrovare me stesso” canta in Nella natura; “io mi sento debole, fragile” ammette in Dietro le parole: Godano affronta i suoi demoni (ma anche i nostri), sviscerando argomenti che vanno dalla sensibilità dietro la poesia e quindi su ciò che sta Dietro alle parole, al bisogno di ritrovare se stessi Nella natura (brano dal suono vintage), allo stato d’animo del Lamento del depresso (che richiama nel titolo il precedente Lamento dello sbronzo in Ho ucciso paranoia del 1999), fino alla doppia visitazione, molto interessante per l’uso di due punti di vista contrapposti in due diversi brani, delle dinamiche Padre-figlio e Figlio-padre (al quale però era già dedicato un intero album nel 2012).

E tutto ciò passando per una dedica all’anima (Sei sempre qui con me), per il senso di Panico, per l’amicizia e ovviamente per l’amore in tutte le sue sfaccettature tormentate.

Ci sono belle citazioni, da quella diretta di Blowin’ in the wind di Bob Dylan (“la risposta soffia nell’aria”, in Com’è possibile, che in modo più sottile rovescia anche il motto del filosofo Kant “il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me” parlando della bestia in noi), a quella di un altro americano, decisamente più inaspettato, come Kendrick Lamar in Ma il cuore batte, che chiude il cerchio iniziato con la prima traccia in cui Godano contrappone alla “perdita del cuore” quella che definisce “La mia vincita“: “una rinascita”.

A parte i brani troppo sdolcinati e statici che risultano inascoltabili, come Ho bisogno di te, questo disco può essere apprezzato da molti. Ovviamente niente di paragonabile ai primi album dei Marlene Kuntz, come CatarticaIl vile o Ho ucciso paranoia, nei quali si percepiva tutta l’anima estremamente rock e noise con le sonorità gracchianti tipiche degli anni ’90, ma c’è una ricerca nell’interiorità non comune, dalla forma meno aggressiva, meno rock, ma sicuramente più ad ampio raggio dal punto di vista musicale, più completa.

Per chi predilige il valore dei testi o il ritmo trascinante (che se perde mordente nelle sonorità deve acquistarlo nel testo e in ciò funziona bene il parlato), sono interessanti le parti recitate in spoken word in stile Massimo Volume, presenti in Lamento del depresso, dove le basi sono più elettriche e cupe e le parole più urlate, e soprattutto in Panico, il brano migliore dell’album, poetico e impreziosito dall’insieme di sax e violino suonati da Enrico Gabrielli in un sottofondo di jazz acido, frenetico e malato che attirerebbe l’attenzione anche di un ubriacone assonnato assorto nell’oscurità e nella confusione di un bar, dando la sensazione di descrivere proprio una scena del genere.

Nell’insieme, a livello musicale, si sente, come qualcosa di fondamentale, la presenza di Gianni Maroccolo (Litfiba, CSI) e dei due ex – Üstmamò Luca Rossi e Simone Filippi.

Versione italiana e completamente in italiano di un viaggio sciamanico fatto con le parole, folk fantasmatico nello spazio dell’anima, cori e suoni che potrebbero risultare puntuali come omaggio a Morricone, voci ipnotiche dal deserto di un Far West mentale che rappresentano le voci e le inquietudini che dimorano nella nostra testa. 

In queste settimane Godano sta presentando l’album in tutta Italia conDal cuore al cielo, una serie di appuntamenti nei quali racconta questo nuovo lavoro e anche i trent’anni dei Marlene Kuntz, attraverso gli aneddoti raccolti nel libroNuotando nell’aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz, (Edizioni: La nave di Teseo), accompagnando le parole con brani suonati dal vivo in un set acustico.

Il libro è sicuramente consigliato per capire di più su una delle band che hanno fatto la storia del rock in Italia.

Queste le prossime date live di Cristiano Godano:

7 agosto a Monte Peglia – San Venanzo (TR) – Parco dei Sette Frati

10 agosto a Biccari (FG) – Centro storico

13 agosto a Alvito (FR) – Castello di Alvito

22 agosto a Cremona – Porte Aperte Festival

4 settembre a Zafferana Etnea (CT) – Anfiteatro Falcone e Borsellino

8 settembre a Rutigliano (BA) – Borgo Antico

11 settembre a Santarcangelo di Romagna (RN) – Cantiere Poetico

12 settembre a Bagno Vignoni (SI) – I Colori del Libro

13 settembre ad Assisi (PG) – Rocca Maggiore