Intervista a Sofia T.

Potere alle donne! Proprio seguendo la scia del girl power abbiamo intervistato Sofia Tieri, Dj alla CVDA e a Void. Stile, bravura e cultura musicale sono gli elementi che la caratterizzano e non potevamo esimerci dall’intervistarla.

Presentati!

Sono Sofia Tieri e ho iniziato a fare la dj a sedici anni, frequentavo le serate organizzate da Francesco Orcese, come la British Invasion. Fra mi ha poi proposto di iniziare a mettere i dischi al Rocket. Ho iniziato in coppia con un’altra ragazza per poi arrivare a fare “duo” con Marco. Ho poi deciso di provare a “calcare” la consolle da sola facendo l’ultima serata con Marco a Dicembre 2013.

Come prepari le tue scalette?

Per La città verrà distrutta all’alba parlo con Fra, cercando di mettere in scaletta tutto quello che poi non verrà messo da lui. In modo da offrire al pubblico una serata in cui ogni minuto è diverso dal precedente.

Come siete arrivati a decidere di organizzare una serata completamente diversa come Void?

È stata un’idea maturata da Fra, la scorsa estate abbiamo cominciato a ragionarci, pensando al posto, la musica… Per me è stata una scoperta. Non conoscevo il genere e così ho potuto mettermi alla prova. La cosa che mi piace molto di questo concept è che siamo davvero una bella squadra, un “collettivo”, siamo davvero appassionati e lavoriamo bene tra di noi. Ho trovato in tutti degli ottimi colleghi e delle bellissime persone. Inoltre quello che mi piace di più di questa avventura è che diamo spazio anche agli artisti con le esposizioni.

Come ti prepari per due serate così diverse tra loro come CVDA e Void?

Diciamo che è un processo soddisfacente. Sono passata dall’indie dell’Indie Rocket Party a dover “studiare” per Void. Sono poi arrivata anche alla Città Verrà Distrutta all’Alba. CVDA è quello da cui sono “nata”, mentre Void continua a essere una scoperta, il motore che mi spinge a scoprire nuovi artisti, nuova musica. Inoltre cosi’ facendo cresco come Dj.

Cosa vorresti dire a chi “denigra” il lavoro del dj? Dicendo “tu non sei un musicista, non suoni”

Ti dirò che sono d’accordo, cerco di usare poco la parola “suono” e di dire cose come “metto i dischi”, “faccio dj set”. Alla fine suonare è suonare uno strumento mentre noi mettiamo, appunto, dischi.

Annie