Piotta: alla scoperta dell’Interno 7, il suo nuovo album

Anche per un personaggio noto ai più come “Er Piotta“, è arrivato il momento di confrontarsi seriamente con l’età, con il tempo che passa e con riflessioni più intimiste.

Dopo essere tornato nella casa dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, dopo la morte del padre, al quale l’intero disco è dedicato, della madre della sua compagna e di Primo Brown, storico rapper della scena romana (al quale è dedicata la title track Interno 7 scritta insieme al poeta anonimo romano Er Pinto, oltre alla canzone Di noi, e che è presente anche nel pezzo registrato con lui Un’estate ed è finito), Tommaso Zanello in arte “Piotta”  ha sfogato tutte le sue sensazioni in un concept album, uscito il 28 Settembre sotto etichetta La Grande Onda, incentrato sul tempo e sui ricordi, e ambientato, come indica il titolo, in quell’Interno 7 dove il rapper romano abitava (titolo che però potrebbe evocare anche l’interno della personalità dell’autore). La stessa articolazione delle tracce rimanda a un elemento di nostalgia dal punto di vista musicale: l’album è infatti diviso in Lato A e Lato B come le vecchie musicassette o i vinili. Oltre la cosiddetta “golden age” di cui tanto si parla nell’ambiente hip hop, qui si respira un’età dell’oro (che porta con sé la domanda di sempre: l’età dell’oro è una fase storica da rimpiangere o semplicemente biografica per ognuno di noi nel momento in cui la viviamo?) e lui stesso ha parlato nelle interviste di “età dell’innocenza”. Un’invasione di odori, colori e sensazioni del passato, che lui ha riprovato entrando in quella casa e che fa riprovare anche a noi, esaltando il concetto proustiano della ricerca del “tempo perduto” che alla fine diventa “Il tempo ritrovato” come indica il titolo della terza canzone.

Pur parlando molto di sé, nei testi è comunque presente qualche stoccata a ciò che non gli piace del rap attualmente in voga e all’esaltazione del denaro, quando per esempio in Fa ‘na buona jobba, con la partecipazione di Dub FX, dichiara lapidario: “meglio il silenzio che un pezzo sulla Lambo” (palese il riferimento a Gue Pequeno e Sfera Ebbasta). Inaspettatamente, considerato il suo rap “vecchia scuola “, le metriche e le molte parti cantate sembrano adeguarsi abbastanza al rap dei tempi attuali. Se nell’ultima fase della sua carriera erano molto presenti elementi rock e a tratti punk, una volta entrato in questo Interno 7,  il rapper romano sembra essersi chiuso la porta dietro, lasciando fuori tali influenze e optando per un rap più puro.

Per chi volesse visitare l’Interno 7 dal vivo, il tour partito il 27 Ottobre al The Cage di Livorno e toccherà le seguenti città:

02/11 – Parma @Splinter
03/11 – Verona @Colorificio Kroen
09/11 – Bologna @Mercato Sonato
10/11 – Fermo (FM) @Heartz Club
16/11 – Padova @Gilda Music Hall
17/11 – Brescia @CSA Magazzino 47
23/11 – Aversa (CE) @Magazzini Fermi
24/11 – Roma @Largo Venue
30/11 – Genova @Crazy Bulls
07/11 – Torino @Hiroshima Mon Amour
08/11 – Segrate (MI) @Circolo Magnolia
13/11 – Lecce @Cantiere
14/11 – Firenze @Auditorium Flog
15/11 – Massa @Swamp Club
22/11 – Ceccano (FR) @Officine Utopia