In un Fabrique gremito si è celebrato il progetto Tuborg Open.

Dopo aver lanciato il singolo “Stay open” e aver fomentato l’attesa con concorsi, instagram stories e vari video, finalmente il 18 ottobre il progetto è diventato un show.

Ad aprire le danze (letteralmente) Holograph, col suo set da ballare e perfetto per scaldare l’atmosfera della venue.

Una mezz’ora a tutta elettronica, che cede perfettamente il passo a LeMandorle.
Un po’ 80’s , un po’ dance il live di questo duo scuote finalmente il pubblico, che inizia a cantare e scatenarsi.

I due musicisti, ancora emozionati, lasciano il palco, augurandosi di poter suonare davanti a un pubblico di questa portata al più presto, ma non dopo aver suonato le loro maggiori “hit”.

Arriva cosi il turno dei Selton e del loro “Manifesto Tropicale”.
Il pubblico è ormai lanciatissimo, balla e canta insieme ai brasiliani, che come al solito regalano un set sfrenato, tra grandi classici come “Piccola Sbronza” ai pezzi dall’ultimo disco.
Il ritmo è incalzante, loro stessi danzano sul palco e le percussioni sono sempre più forsennate.

Un importante messaggio viene lanciato “Noi siamo per l’accoglienza, sempre, così come noi siamo stati accolti, vorremmo che ciò succedesse ancora”.

Con questo messaggio di positività i Selton lasciano il palco.

Arriva il turno di Levante.
La cantautrice non calcava i palchi da mesi, precisamente dalla fine del suo tour nei teatri.

Sale in scena con la sua esplosione di femminilità, con una scaletta senza pause, perchè come dice lei stessa “ Voglio suonare e cantare più pezzi possibili”.
E così succede. Si passa da “Alfonso” a “Le lacrime non macchiano”, a “Pezzo di me” all’immancabile “Abbi cura di te”.

Levante conferma ancora una volta che la dimensione live è la sua casa. La sua voce non tentenna neanche per un secondo e il suo tenere il palco è una continua ricerca di contatto con il suo pubblico,
Che dire? Grazie Tuborg per questa grande festa e per averla riportata, per una sera, su un palco.