La magia di Apparat live tra i vigneti del Jazz:Re:Found 2021


Sascha Ring, in arte Apparat, ha chiuso in bellezza questa domenica il Jazz:Re:Found, in mezzo ai meravigliosi vigneti di Cella Monte, comune riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO.

Apparat, protagonista indiscusso della musica elettronica berlinese, porta sul palco uno show che dal 2019 fa sognare i suoi fan.

In questa serata speciale nel Monferrato, l’artista alterna i brani del suo ultimo lavoro in studio, LP5 (Mute Records), a pezzi storici.

Ma la novità di questo live sono ben due brani inediti i cui titoli sono ancora sconosciuti, anche allo zoccolo duro dei fan i quali sono stati sorpresi con queste due vere e proprie chicche (vedi i video degli inediti qui sotto).

Sascha Ring è un umile gentiluomo che al microfono ringrazia teneramente il suo pubblico e dichiara la sua felicità nel rivedere finalmente i nostri volti dopo la lunga pandemia.

Ma sa essere anche un uomo tutto d’un pezzo!
Non lascia spazio a distrazioni e capita che a volte richieda anche di fare silenzio, una richiesta quasi insolita ad un pubblico a volte un po’ troppo vivace che, però, lui cazzia in modo molto simpatico.

Ricordo il concerto a Torino 2 anni fa, Sascha interruppe l’esecuzione e non ricominciò finchè tutti non erano zitti.
Può sembrare un atteggiamento un po’ snob, ma chi lo segue da tempo comprende bene quanto sia importante vivere l’esperienza dei suoi live con attenzione (e, direi anche, disciplina!).

Apparat mette al centro del suo show la musica e i suoi compagni, i quali utilizzano sul palco una quantità indefinita di strumenti tra il classico e le più moderne tecnologie.


Il live non è una mera esecuzione dei brani, ma c’è molta improvvisazione quasi come in una jam session che rende ogni concerto un’esperienza diversa.

Sascha, alterna alla sua strumentazione elettronica di campionamento, anche il suo basso  e il suo liuto che incornicia la sua inconfondibile voce, delicata e leggera come una piuma.

Sul palco il suo fedele braccio destro, Philipp Thimm, instancabile polistrumentista capace di alternare anche in uno stesso brano persino tre strumenti come piano, violoncello e chitarra elettrica.

 

Philipp, incontrato personalmente durante il soundcheck, è la punta di diamante nei live di Apparat.

Meticoloso e attento ad ogni secondo della performance, detta il tempo ai suoi compagni sul palco con il suo ‘eins, zwei, drei’ richiedendo concentrazione massima.

Thimm e Ring, si divertono molto sul palco, lo si nota dai loro sguardi complici, anche quando campionano un brano davanti agli occhi di tutti compiendo la magia.

Sì, perché la musica di Apparat è pura magia!

La ritroviamo in colonne sonore di film d’essai come Capri Revolution di Mario Martone (disponibile su Netflix), in cui Sascha e Phil sono addirittura presenti come cameo; e Stay Still diretto da Elisa Mishto, incontrata anche tra le vie di Cella Monte (al centro foto).

Elisa Mishto Stay Still

Si può raccontare moltissimo di Sascha e i suoi compagni, potrei stare qui giorni a elencarvi i motivi per cui vale la pena vivere l’esperienza di un suo concerto.

Vi consiglio di vedervi a schermo intero questo live registrato per Arte Concert due anni fa. Capirete così lo splendore di questa performance e comprerete a occhi chiusi un  biglietto alla prossima occasione.

Speriamo di rivederlo presto in Italia, ma sono sicura che non si farà attendere molto, visto il calore del pubblico ieri sera e i brani nuovi che fanno presagire nuovi progetti in vista!

 

Ecco la setlist :

  1. Dawan (extended)
  2. Ash/BlackVeil
  3. Heroist
  4. Eq_Break
  5. Dark Anthem
  6. (Nuova Canzone-Titolo sconosciuto)
  7. You Don’t Know Me
  8. (Nuova Canzone-Titolo sconosciuto)
  9.  Circles
  10. Outlier
  11. Laminar Flow
    Encore:
  12. Caronte
  13. Black Water