Dovete capire una cosa: amo i Big Ups. Dal marzo 2014 in cui li scoprii tra gli scaffali di Rough Trade a Londra. Questa è la loro prima volta in Italia e io, incurante della Design Week e del giorno infrasettimanale, non potevo mancare al loro live del 13 aprile al Ligera. E a ragione. Il quartetto newyorkese dal vivo ha un tiro incredibile. Le canzoni sono tese, ansiogene ed estremamente liberatorie. Con due album all’attivo, di cui l’ultimo “Before a Million Universes” è stato pubblicato lo scorso marzo, la scaletta poteva essere più ricca. La furia e il carisma del cantante consumano i minuti e ottengono gli applausi di un pubblico non abbastanza folto, ma chi scrive è decisamente di parte.
In apertura i Deaf Lingo, che per coincidenze astrali avverse – vedi alla voce Design Week – non sono riuscita a sentire, e i Minae. Di questi ultimi vengo sopraffatta dagli ultimi due brani, volumi esagerati e decisamente hardcore.
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