1 Maggio 2015. C’è chi va al concertone di Roma e chi a quello di Taranto. E poi ci sono io che, nonostante il meteo non prometta nulla di buono, decido di dirigermi verso Piacenza per assistere al live di una band che un paio d’anni fa il buon Alessandro Guercini (Fast Animals and Slow Kids) mi consigliò di seguire.

Il gruppo in questione è La Maison: gypsy underground orchestra di Livorno composta da Alessio Brondi, Simone Brondi, Andrea Filippi, Anita Salvini e Dario Brandini.
Per l’occasione i ragazzi toscani propongono una scaletta che prevede brani come “Devil”, “Parada” e “Frenkie”, canzoni con le quali riescono a coinvolgere il pubblico per tutta la durata del concerto, facendo ballare anche gli insospettabili (come la sottoscritta).
Dopo aver assistito al loro terzo concerto, personalmente trovo che questi ragazzi siano una forza della natura e consiglio vivamente di andare ad un loro live. Sono poche le band che riescono a dare la loro stessa energia sul palco e che riescono a farti tornare a casa con la felicità nel cuore. La Maison è proprio una di quelle band.

 

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