Kendan: in anteprima il suo omonimo album, solo per Rock and More

Alla “Fiera del disco” di Perugia ho potuto conoscere meglio un rapper di origini tarantine ma trapiantato a Perugia dal 1994, ovvero Kendan, alias Enrico Lorea.

Il suo amore per il rap nasce nel 1996 anche se già prima scriveva in privato ed era amico con altri ragazzi di Taranto con i quali condivideva (e condivide tutt’oggi) la stessa passione. La Bolla è il luogo di registrazione dove, grazie a Lorenzo “Late’O” Tardioli, è riuscito a far nascere questo progetto.

Ma conosciamo meglio il suo “KENDAN”.

Il secondo estratto del tuo disco è “Perugia la capitale della…”. Si fa riferimento al fatto che Perugia, secondo alcuni media, è stata classificata ‘capitale della droga’. Ci ho colto soprattutto una critica a quei giornalisti che fanno di tutta l’erba un fascio. Mi sbaglio?

Senti, io sto cominciando ad odiare i commenti sui social. Bisognerebbe dare la patente per i social network. Tramite internet e i media dai un’immagine che non è quella di Perugia. C’è la droga e tutto quello che vuoi ma basta che vai in qualsiasi altra città e trovi una situazione simile. Comunque si, è una critica ai giornalisti, non tanto quelli locali perché comunque loro è difficile che facciano un articolo del genere a meno che non ne parlino quelli nazionali. Penso che attraverso i programmi televisivi distruggano l’immagine di una città e solo per fare audience.

Anche in “Errare è umano, abbandonare è Schettino” muovi delle forti critiche. Infatti si parla del capitano Schettino che come ben ricordiamo, abbandonò la Concordia con tutti i passeggeri a bordo. Credi che il suo atteggiamento si possa ritrovare, magari nel piccolo, anche nel comportamento quotidiano delle persone, che ‘abbandonano la nave senza responsabilità’?

Io critico il gesto. Non ci sarà mai nella canzone riferimento all’errore. Cioè, l’errore non dico che è tenuto a farlo, però è comprensibile. Io non gli do colpa. Se lui fosse rimasto sulla nave e avesse portato in salvo le persone io non avrei scritto questo pezzo e magari lui si sarebbe salvato mediaticamente. E’ vero che passi in un zona non ideale per fare l’inchino, però è anche vero che viviamo di tradizioni e convinzioni quindi ci può stare che lo fai. Io mi incavolo sul fatto che abbia abbandonato la nave. E’ quello che voglio mettere in risalto. La prima parte del pezzo parla dell’abbandono ma sul secondo della recidività, cioè il suo essere recidivo. La sua lectio magistralis o di andare all’Isola dei Famosi (ndr. si riferisce allo scherzo fatto dal programma “Le Iene”), tu ti stai facendo i soldi su questa cosa! Se tu sei un comandante di una nave da crociera, certe cose le devi mettere in conto. Non ti puoi permettere di abbandonare la nave con le persone a bordo: devi prenderti le tue responsabilità fino alla fine.

Mi ha colpito “Made in Taranto” con la collaborazione di GND, perché durante il live (ndr. hanno aperto il concerto di Ghemon a Perugia) non ero riuscita a cogliere il testo, se posso dire, impegnato. Da cosa è nato?

In sostanza è più critico GND, per esempio sulla terra dei fuochi ed altro. Io invece sono consapevole dei problemi che ci sono ma quando torno a casa è sempre bello. Diciamo che critico in maniera meno aggressiva rispetto a lui. Nell’ultimo bridge infatti dico che ogni volta che torno ci sono mia madre, mia sorella, il sole, gli amici e io sto bene: per quanto se ne dica è casa. Da parte mia è un pezzo nostalgico, ma GND dato che vive la è giusto che faccia il combattente.

In F.F TRIBUTE, pezzo dedicato ad un tuo amico scomparso, ci ho risentito “Dall’altra parte della strada” degli Articolo 31, anche questo un tributo all’amico scomparso , Sabino. Posso affermare che è un po’ sulla scia old school?

I beat che mi ha fatto Lorenzo Tardioli li riconosci perché sono old school. E’ questo il motivo per cui mi sono legato immediatamente a lui. E’ il suo essere old school. Io questa canzone per questo ragazzo la volevo scrivere da un sacco di anni. Volevo riprendere a cantare facendo questo tributo ma non ci sono mai riuscito perchè ogni volta che scrivevo un testo mi sembrava banale. L’ho sempre scritto e cancellato. Poi ho sentito questo beat che mi piaceva tantissimo, e ci ho scritto questo pezzo.

Tesi e antitesi a chi si rivolge invece?

Agli haters. Questa canzone è fatta con odio verso quelli che criticano ma non fanno niente. Quelli che su internet commentato in maniere più stupida, senza scopo.

Nel cd hai anche un special track, ovvero il remix di Perugia capitale della… Come mai questa scelta che sembra “stonare” in un certo senso dal resto del disco?

Si, è un po’ house. Me l’hanno fatta 3 ragazzi che sono anche molto bravi ma vogliono rimanere nell’anonimato. Sono la Cueva, prendono il nome dal posto in cui lavorano.

Marika T.