Snapshot – Ciel Et Enfer

Il Sud Italia non è bello solo per il mare e il cibo, ma anche perché si possono scoprire piccole realtà musicali che sorprendono ed entusiasmano chi di musica è davvero appassionato.


Nel 2010 in una Calabria soleggiata è nata questa band composta da cinque ragazzi cosentini, uniti dalla passione per la musica e dal talento: gli
Snapshot. Partiti dal basso facendosi le ossa su vari palchi, dopo aver prodotto un primo EP dal titolo “Memories” sono arrivati a suonare con band di un certo calibro, sia internazionali come i Charles Howl (UK), sia nazionali come Yakamoto Kotzuga (Venezia). I ragazzi sono giunti nel dicembre 2014 al loro primo EP autoprodotto, “Ciel Et Enfer”. Composto da cinque tracce, intro compreso, questo EP mi lascia piacevolmente sorpresa.

Dal precedente lavoro ho notato un cambiamento in positivo della qualità sonora della band. Con il tempo i componenti sono cresciuti, ma non solo loro: la musica è maturata con loro e ha portato ad una migliore tecnica musicale. L’intro di “Ciel et Enfer” catapulta direttamente in un’altra dimensione, con forti influenze psichedeliche ed elettroniche, preparandoci a vivere il resto delle tracce in uno stato più rilassato e predisposto a sentimenti forti. La prima traccia effettiva è “Every Single Minute”, nonché primo singolo pubblicato il 17 febbraio sulla loro pagina Facebook. Che dire, finalmente si parte con un po’ di azione e voce. Un sound che mi ricorda vagamente i Foo Fighters, azzardo il paragone, per qualche riff di chitarra e acuti di voce alla Dave Grohl, ma si percepiscono anche altre ispirazioni.  Nel complesso un classico pezzo di alternative rock, con un testo che tocca nel profondo chi cerca di allontanarsi dal mondo dei social e del digitale, ma allo stesso modo fa di tutto per farne parte. Passiamo poi a “Emily”, classica ballad alla Arctic Monkeys con chitarra acustica e musicalità intimistica, ma è impossibile non mettersi ad ondeggiare con gli occhi chiusi e il cuore che trasborda di sentimenti e malinconia. Avranno ben pensato che troppo romanticismo fa male e quindi gli Snapshot ci deliziano con un altro pezzo aggressivo “Where were you”, a sorpresa la voce sporca che dà ancora più grinta alla traccia già di per sé grintosa.

Hanno saputo unire bene la voce ad una sonorità che dà la carica e tocca quei nervi tesi dalle delusioni e dalle frustrazioni. Si giunge alla fine con una versione acustica. “Open Letter” parte con un sapore un country, un folk non esattamente calabrese, ma che comincia già a farci tornare indietro con i ricordi e a pensare a tutti quei momenti passati con qualcuno che ci ha fatto dannare, a cui abbiamo chiesto chiarezza e che però non ha ascoltato le nostre preghiere. Con questa traccia finisce l’EP e rimango qui, con ancora nelle orecchie l’ultimo accordo di chitarra e un cuore pieno di musica fatta con l’anima e il grande fuoco (sarà il peperoncino?) della passione.

Carmen

TRACKLIST:

  1. Intro
  2. Every Single Minute
  3. Emily
  4. Where were you
  5. Open Letter (acoustic version)

Componenti:

Andrea Alberti – Lead Vocals

Marco Pucci – Lead Guitar & Vocals

Paolo Pasqua – Rhythm Guitar & Back Vocals

Luigi ‘Gigi’ Carmine Parise – Drums

Lorenzo Gagliardi – Bass/Synth