Giogieness @ Ostello Bello – Milano: live e intervista

“Occhio che Giorgia parla un casino, se hai bisogno dimmelo che vengo a salvarti” scherza il suo ufficio stampa: mancano meno di due ore al live all’Ostello Bello quando incontriamo Giorgia D’Eraclea, leader e anima dei Giorgieness, disponibilissima nonostante debba ancora finire di preparsi prima di salire sul palco.

Giorgia, in una tua intervista dello scorso anno avevi parlato del maschilismo che c’è nella musica italiana…com’è essere in una band con tutti musicisti uomini?
La verità è che scrivendo io le canzoni c’è tutta una parte che mi gestisco da sola e la cosa bella è che su questo loro mi hanno sempre dato un sacco di fiducia. Quindi per quanto riguarda le persone che ho scelto io nessuno mi ha mai fatto pesare il fatto che fossi donna.
Sarei ipocrita a dirti che ho mai riscontrato atteggiamenti maschilisti, ma non saprei citartene nessuno anche perchè non è una cosa a cui presto troppa attenzione: io arrivo e faccio il mio, spero che il pubblico faccia come me e valuti quello che faccio e non chi sia a farlo.
Chiaro, se fossi stata un uomo probabilmente alcune cose sarebbero state più facili, ma in realtà se poi andiamo a guardare i risultati di una Laura Pausini, che mi è capitato di vedere nonostante non sia il mio genere, ci rendiamo conto che conta quello che dai sul palco e trasmetti alla gente.

Parlando delle donne più vicine al tuo ambiente, che rapporti hai con loro?
Bene o male ci conosciamo tutte, poi chiaramente anche per motivi geografici diventa difficile vedersi e mantenere tutti i rapporti.
Una delle mie artiste preferite è Adele (Any Other) e ogni volta che la vedo glielo dico, anche perchè credo sia bello sapere che ci sono altre persone che vivono quello che vivi tu.
Poi all’inizio eravamo in tre: io, Levante e Maria Antonietta e anche con loro c’è grande stima e rispetto. L’altra settimana ero al concerto di Angelica con Anna (Verano) e abbiamo fatto un pezzo assieme, ecco con loro siamo proprio amiche.
In generale zero competizione femminile, anzi, io sono sempre contenta quando riesce ad emergere una ragazza che ha talento, poi ovvio, ci sono i momenti in cui uno dice perchè quello o quella si e io no, ma è un ragionamento che non ti porta a niente, devi solo pensare a dove puoi lavorare per migliorare tu.

Cosa cambia nell’essere in tour con la band o da sola?
Devo suonare la chitarra. Io odio suonare la chitarra. Ogni volta ho sempre paura di come andrà, quindi è un po’ un mettermi alla prova, ma pensavo di viverla peggio.
Anche il pubblico ha capito cosa volevo fare in questo tour ed arriva preparato a questo che comunque è un modo di rimettermi in gioco.

A livello di rapporti umani invece? immagino che da un parte con la band ci si sostenga a vicenda ma che alla fine viversi tutti i giorni non sia facile…
Beh si arrivi a fine tour che hai bisogno di una settimana senza vedersi. In realtà l’unico aspetto positivo è che nessuno mi “rompe” se sbaglio gli accordi, anche perchè sapendo che è una cosa che non sono bravissima a fare se porto avanti il pezzo da sola in caso di errore posso rimediare, invece quando c’è altra gente sul palco tutti sono responsabili di tutti.
Ovviamente è una cosa di passaggio anche perchè non è questo che voglio fare nella vita, però mi piace poter sentire la mia voce sul palco ed è una cosa che spesso non capita.

Dicevi prima che tu scrivi tutte le canzoni, quanto c’è di autobiografico e quanto invece di vissuto di altri?
Fino adesso praticamente il 100% sono cose vissute. Anche se ad esempio Che cosa resta, era vista dal punto di vista di un’altra persona, cioè ero io la stronza. È stato un modo per esorcizzare un brutto periodo in cui un po’ mi sentivo la stronza anche se ero in realtà solo quella che è venuta dopo. Potevo scrivere una canzone incazzata oppure prenderla un po’ “in giro” e cercare di alleggerire la tensione che c’era, e così ho fatto.
Infatti tutti mi chiedono se sia vera la storia dei gatti ma assolutamente no, i miei non se li sarebbe potuti tenere nessuno.

Sempre parlando di scrittura, le tue canzoni parlano quasi sempre di rapporti personali e quasi mai di temi sociali, politica, etc… è una scelta o semplicemente ti è più facile scrivere di cose che vivi in prima persona?
Io penso che ci sia una componente di sensibilità femminile, rispetto ad esempio ad artisti uomini che iniziano con testi politici e solo col tempo passano a parlare di sentimenti.
Trovo che le storie che racconto siano comunque molto attuali, il tipo di amore di cui parlo è cresciuto in un periodo di incertezza come quello in cui viviamo: da questo punto di vista credo che ci sia molto di sociale. Quando non hai la certezza di poter pagare l’affitto a fine mese diventa difficile immaginare di inserire un’altra persona nella tua vita o credere ci possa essere qualcos’altro.
Poi non credo un musicista debba fare politica in senso stretto, ma più che altro far pensare parlando del periodo storico in cui vive. Ad esempio Controllo è una canzone che parla di violenza domestica, ma ho cercato uscire dal dualismo vittima-carnefice perchè in realtà è qualcosa di molto più complesso. A loro modo entrambi credono di amarsi ed è di quello che ho voluto parlare.
Poi io ho delle mie idee politiche, tutti sanno che sono antifascista, che odio Salvini, che ho particolarmente a cuore il tema dei disturbi psicologici o dei disturbi alimentari…ci sono delle cose sulle quali mi schiero, ma sono quelle che conosco bene, anche perchè c’è di fatto un patto non scritto con il pubblico per il quale io ti racconto delle cose e tu devi credere che siano vere.
Anni fa avevo scritto un pezzo su Aldrovandi dal punto di vista della madre che poi è rimasto inedito: quello ad esempio è un tema che mi è molto caro anche perchè mia madre è poliziotta e mi ha spiegato con le lacrime agli occhi determinate dinamiche e che non si può fare di tutta l’erba un fascio. Di questo le sono grata.

Disco nuovo? a che punto siamo?
Il disco nuovo uscirà con molta calma, per scelta. Messa da parte l’euforia iniziale mi sono resa conto che sto scavando abbastanza in profondità da poter dare quel cambio che cerco da qualche anno. Ho tante canzoni pronte come mai prima, ma me ne piacciono davvero solo 4-5.
Sarà un album più riflessivo, crescendo c’è meno rabbia però c’è tanta disillusione, tanta consapevolezza, tanta autocritica: non è più tu sei cattivo e io sono buona e mi fai stare male…anche se poi io proprio buona non sono.
Sarà comunque un album diverso, anche a livello di sound.

A proposito di sound, tu partendo da una base punk hai iniziato molto “cattiva” per poi ammorbidirti un po’ diciamo…
Si, col tempo diventi più esigente, soprattutto verso te stesso.

È anche una questione di possibilità? Magari all’inizio devi farti bastare quel poco che hai e poi invece hai accesso a mezzi diversi?
Si, in realtà noi abbiamo sempre cercato di fare dei dischi che si potessero portare dal vivo. Questa volta sto cercando di non pormi un problema di questo genere: siamo nel 2019, probabilmente quando uscità il disco sarà anche 2020, ci sono tanti strumenti e tanti modi, che ovviamente vanno studiati, per portare in giro i pezzi.
Rimarrà la carica ma probabilmente canterò di più e urlerò di meno, credo di averlo fatto troppo.
Nella mia testa è chiarissimo, ma è difficile da spiegare: vorrei fare una versione più rock o meglio più suonata di quello che è un po’ il dark pop da Lana Del Rey a…Lana Del Rey…no scherzo, anche Zella Day…Dua Lipa…ma con una matrice diversa ovviamente

Cosa ascolti in questo periodo?
Ho ascoltato tantissimo Riccardo Sinigallia…poi ho scoperto un po’ di cantautorato tipo Venditti…

Che vanno un po’ nella direzione opposta a quella che accennavi per il disco…
Si ma infatti credo che il giorno che incontrerò il produttore giusto mi dirà “ho capito” e succederà la magia…per il momento mi accorgo che è chiarissimo nella mia testa ma non lo so spiegare: ad esempio io quando dico “una cosa alla Sia” penso alla linea vocale di Sia, ma il resto è una cosa diversa.
Però sto ascoltando davvero tante cose: mi sono messa ad ascoltare Wilco senza un motivo…Post Malone mi è piaciuto tantissimo…e poi cose piccole di cui mi dimentico i nomi ma che mi tengo salvate su Spotify…faccio prima a farti una playlist che a dirteli

Come arrivi ai nuovi artisti? Sei una che spulcia le uscite su Spotify, ti fai consigliare…
È un po’ strano in realtà, perchè quando ascolto musica per piacere ascolto quasi sempre le stesse cose…ma da 10 anni. Poi è chiaro che qualcosa si è aggiunto ma è proprio che voglio ascoltare le “mie” canzoni

Una sorta di comfort zone…
Ma davvero, magari mi vado a ripescare cose tipo gli Evanescence…poi chiaramente quando studio è diverso, mi sono imposta di ascoltare almeno 3-4 dischi nuovi a settimana in modo da unire l’utile al dilettevole.
Però sarei anche capace di ascoltare per un mese Lust for Life di Lana del Rey e basta.

Poi c’è il live e si potrebbe semplicemente dire che Giorgieness attacca il jack alla chitarra e comincia a cantare. Punto.
Si può aggiungere che lo fa meravigliosamente bene e che ha una facilità di canto imbarazzante, ma questo salvo gravi problemi di udito si capisce dopo 1 minuto, forse meno.

Ok, c’è qualche errore alla chitarra, è la prima a non nasconderlo, ma il cantato è talmente catalizzante da non essere un problema.
La verità è che come dice il titolo del tour, Essere me, sul palco c’è solo Giorgia, la sua voce pazzesca e un’atmosfera che lei stessa definisce da “cameretta”, nonostante la sala sia stipatissima

E come quando sei in cameretta e vengono a trovarti gli amici gli fai sentire a cosa stai lavorando, in questo caso 2 pezzi nuovi, rigorosamente da ascoltare ma non diffondere.

Il live si chiuderebbe con una cover, ma il vero gran finale è la versione non amplificata di Non ballerò: in purezza, da brividi.

Come ci ha detto per il nuovo disco ci sarà da aspettare un po’, ma se dovremo farlo così sarà un’attesa bellissima.
Queste le prossime date:

  • 16/03 – Roma @Ex Mercato
  • 21/03 – Bologna @Cortile Cafè
  • 23/03 – Piacenza @Musicisti per Caso
  • 10/04 – Torino @Off Topic Bistrò
  • 11/04 – SECRET CONCERT
  • 12/04 – Caserta @SMAV
  • 20/04 – Brescia @Lio Bar
  • 27/04 – Montelupo Fiorentino (FI) @Ottobit
  • 16/05 – Milano @Ohibò