Colapesce – Egomostro

 Egomostro: un viaggio attraverso l’ego di Colapesce

Lo scorso 4 febbraio è uscito “Egomostro”, l’ultimo album di Colapesce alias Lorenzo Urciullo, che era stato anticipato dal singolo “Maledetti italiani”. Il cantautore siciliano ritorna dopo un lavoro durato tre anni e, come dice lui stesso, “dopo aver girato con lo zaino protonico a raccogliere i ‘mostri’, come i protagonisti di Ghostbusters”.

Ma chi è o cos’è l’egomostro?

L’egomostro rappresenta l’ego che vive dentro di lui e che attraverso un’autoanalisi è riuscito a tirar fuori per dare vita ad un disco autobiografico dall’inizio alla fine, una vera autocritica. Se la prende con se stesso, che dopo i primi micro-successi ha avuto delle difficoltà a gestire l’ego e ha compromesso i suoi rapporti interpersonali. Copertina eccentrica che basta a rendere l’idea di quanto questo ego sia imperante e malato: Colapesce sta lì, sopra a un piedistallo a mo’ di statuetta, davanti ad uno sfondo fucsia acceso. Non da meno sono i testi che, come afferma, parlano di lui per tutto il tempo. Se voleva combattere il suo egocentrismo, direi che per ora non ci sta riuscendo.

Riguardo alla parte musicale possiamo dire che il suono è elettronico, di tastiere che rimandano un po’ agli anni a cavallo tra i ’70 e gli ‘80 (lui stesso ammette che da questo periodo è stato ispirato, influenzato da Lucio Battisti e dai Matia Bazar). Ciò nonostante non fa ricorso a troppa digitalizzazione: in questo disco si suonano ancora più strumenti ‘veri’ che computer. Colapesce definisce quest’album esotico, in quanto rispetto al precedente successo il “Declino” in esso porta avanti una ricerca più mediterranea, che non vuol dire più pizzica e tamburelli, ma meno sonorità d’oltre Atlantico.

Torniamo al singolo che ha anticipato il disco, “Maledetti italiani”: nel video vediamo un bambino che come un omicida seriale distrugge foto di personaggi simbolo del nostro Paese. Possiamo definirlo quasi un serial killer della cultura. Tutto ciò va visto come un’invettiva dantesca contro la realtà? Lorenzo dice di no, che piuttosto “è voglia di azzerare tutto per ripartire daccapo. Forse è sì un’invettiva, ma solo contro me stesso”.

Marika T.

Tracklist:

Entra pure

Dopo il diluvio

Reale

Sottocoperta

Egomostro

Le vacanze intelligenti

L’altra guancia

Copperfield

Brezsny

Sold out

Mai vista

Maledetti italiani

Passami il pane

Vai pure