Keemosabe e De Vrij: Hey Brother unisce mondi apparentemente distanti

È uscito lo scorso 9 luglio Hey Brother, il nuovo singolo dei Keemosabe con la collaborazione di Stefan De Vrij, di professione calciatore dell’Inter ma pianista per passione.

Un’unione sicuramente originale che il difensore olandese racconta così:

Da grande appassionato di musica, ho accettato subito la collaborazione con i Keemosabe: un amico comune mi ha parlato di questo progetto e abbiamo deciso di incontrarci.
Il brano mi è piaciuto fin da subito, è stata una bellissima esperienza, inaspettata: da autodidatta, sono molto orgoglioso di aver preso parte ad una collaborazione così prestigiosa e mi godo il momento.  
La mia passione per il rock ha fatto si che ci fosse subito un grande feeling tra di noi e so che il singolo sta andando benissimo: il video è la ciliegina sulla torta, tra pochi giorni vedrete il progetto completato!
Una cosa la posso dire: non sono mai stato così nervoso e agitato come quando mi sono esibito sul palco!

Ma non potevamo certo accontentarci solo del suo punto di vista e quindi per saperne di più abbiamo intervistato nuovamente i Keemosabe per farci raccontare questo e gli altri loro nuovi progetti.

Ciao ragazzi, avevamo fatto una bella chiacchierata in occasione del vostro live al Serraglio prima dell’uscita del disco, nel frattempo sono successe un po’ di cose e non mi riferisco solo alla pandemia. Vi va di fare un po’ un riassunto di questo ultimo periodo?
 
Assolutamente sì, nell’ultimo anno e mezzo non ci siamo mai fermati, se non dal punto di vista live per ovvie ragioni. Abbiamo registrato e rilasciato il nostro primo album full length con 12 canzoni che si chiama Look Closer, successivamente ci siamo subito dedicati a nuova musica, al creare la nostra etichetta discografica e allo sviluppo di nuovi progetti, di cui il primo, intitolato Hey Brother, ha visto la luce qualche giorno fa.
È stato duro trovare la forza di andare avanti quotidianamente senza vedere una luce in fondo al tunnel, ma lo facciamo sempre con molta gioia e voglia di vivere insieme esperienze incredibili. 
 
Proprio a proposito del vostro nuovo brano Hey Brother con Stefan De Vrij, come è nata l’idea di questa collaborazione? Siete tifosi di calcio? Se si di che squadra?
 
Siamo sempre stati grandi appassionati di calcio, Alberto è milanista mentre Sebastiano è un tifoso interista. Ma in questo caso gli schieramenti c’entrano ben poco se si parla di musica! 
È nato tutto in maniera spontanea e casuale, da una cena con amici in cui era presente anche Stefan. Abbiamo subito avvertito una speciale connessione e scoperto che lui è un grande appassionato di musica Rock e Classica, nonché novello pianista.
Ci è sempre piaciuta l’idea di unire mondi apparentemente distanti con la nostra musica, perciò senza pensarci due volte gliel’abbiamo proposto. Lui ha accettato subito e così è nata questa collaborazione, di cui siamo estremamente contenti e grati. 
 
Dobbiamo aspettarci altre collaborazioni “originali” per il futuro?
 
Mai dire mai, negli anni abbiamo portato la nostra musica a stretto contatto con mostre fotografiche, tatuaggi, teatro, cinema e ora anche con il mondo del calcio. Crediamo profondamente che l’abbattere le barriere e mescolare le discipline sia la ricetta perfetta per creare qualcosa di unico e irripetibile. 
 
 
Vedo che Stefan De Vrij compare anche tra gli autori, immagino per la sua parte di pianoforte. È corretto? Come è nato il brano? 
 
Assolutamente sì, il brano è stato scritto  in studio insieme a Stefan e al nostro producer Tommaso Colliva. Siamo arrivati in sala d’incisione con 3 accordi e una melodia abbozzata, e dopo pochi giorni era nata Hey Brother.
È stato bello trovare uno spazio per un pianoforte classico sopra alla nostra musica che solitamente è di stampo Rock, e soprattutto un onore avere Stefan come pianista. 
 
Qual è stata la cosa più difficile di lavorare con un “esordiente” e quale quella invece più facile?
 
Esattamente come l’idea di fare un brano insieme, anche la parte di scrittura è stata molto spontanea. Stefan si è distinto per la sua umiltà, ma allo stesso tempo si è sempre mostrato rilassato e capace di gestire la pressione di ritrovarsi in studio per la prima volta.
La parte più difficile è stata sicuramente la commistione tra band Rock e pianoforte classico, su cui Tommaso Colliva ci ha dato una grande mano, avendo lavorato per anni con i Muse che proprio dalla musica classica attingono spesso per creare hit moderne leggendarie. Tutto il resto è stato davvero facile ed è filato liscio come l’olio. 
 
C’è qualche aneddoto che si può raccontare?
 
Diciamo che gli aneddoti principali sono stati sul set del videoclip che stiamo ultimando, il quale è il nostro video più ambizioso fino ad ora, ma non possiamo ancora svelare molto! Alla fine delle sue riprese, Stefan ci ha sorpresi portandoci una sua maglia con una bellissima dedica, che ora custodiamo gelosamente nel nostro studio. 
 
Musicalmente il brano si discosta leggermente dalle sonorità del vostro album, è una cosa dovuta alla collaborazione o state esplorando nuovi territori musicali?
 
Siamo sempre stati grandi fan degli artisti poliedrici alla David Bowie, e per questo motivo crediamo che ogni nostro nuovo progetto non debba mai assomigliare a quello precedente.
Siamo alla ricerca della versione migliore di noi stessi: per noi è impossibile rimanere troppo a lungo sullo stesso sound, siamo persone in continuo cambiamento e con esso cambiano anche i nostri gusti musicali. 
Tra 20 anni ci piacerebbe guardarci indietro e vedere la nostra musica come una rappresentazione del modo in cui ci siamo evoluti, ed un catalogo eterogeneo è la diretta dimostrazione di ciò. 
 
Non vedo vostre date per questa estate, a cosa è dovuta questa scelta? quando pensate sarà possibile vedervi nuovamente live?
 
Come ben saprai, per noi il live è il nostro momento più sacro e più importante, è come l’ossigeno per noi. È stato durissimo non poter suonare per più di un anno, e non vediamo l’ora di riprendere nel giusto modo.
Parteciperemo ad un grande evento live a Milano a fine agosto, in cui ci vedrete anche accompagnare molti altri artisti già noti al pubblico. Da lì in poi, virus permettendo, speriamo di proseguire la nostra cavalcata live per tutto l’autunno e inverno. Non stiamo più nella pelle! 
 
Oltre a questo singolo, state lavorando su altro materiale inedito? quali sono i vostri progetti per il futuro?
 
Assolutamente sì! Se c’è una cosa buona che la pandemia ha portato, è stata la possibilità di lavorare molto tempo a rinnovarci e a scrivere tantissimo nuovo materiale.
Stiamo lavorando ad avere molti singoli in uscita con molta più frequenza, perciò tenetevi pronti perché quest’anno ci sarà da divertirsi!