Intervista a Virginia Mai, un debutto con la Luna Storta

Ha da poco compiuto un mese Luna Storta, il primo singolo di Virginia Mai, cantautrice milanese laureata in canto Jazz e con già diverse esperienze all’estero.

Noi l’abbiamo intervistata per conoscerla, e soprattutto farvela conoscere, meglio, ecco cosa abbiamo scoperto!

Come ti presenteresti ai nostri lettori che non ti conoscono?

Ciao! Sono una ragazza che fa la cantante e la musicista di professione, da poco ho iniziato a scrivere la mia musica e ho appena pubblicato il mio primo singolo, ‘Luna Storta’; a breve uscirà il mio EP completo e non vedo l’ora!
Sono nata e cresciuta poco fuori Milano, dove vivo e continuo a stare.
Amo l’arte, la creatività, i colori e la libertà di potersi esprimere per quello che siamo.

Il tuo primo singolo Luna Storta ha sonorità decisamente più “d’oltreoceano”, da dove nasce questa passione per il soul? C’è qualche artista italiano che ti ha influenzato?

Sicuramente è cosi e non sei il primo a dirmelo; la passione per il soul l’ho avuta fin da piccolissima, quando ascoltavo nel mio lettore cd Whitney Houston, Mariah Carey, Stevie Wonder, Lauryn Hill.
In Italia non ci sono molti artisti che rappresentano questo genere, ma sicuramente il modo di cantare di Giorgia o Elisa mi hanno influenzato molto. Per gli artisti più emergenti sicuramente Serena Brancale, portavoce di questo genere al momento in Italia.

Ho letto che i tuoi brani sono “pensati in inglese ma scritti in italiano”. Vuoi spiegarci come mai questa scelta?

Più che una scelta, penso sia stata una vera e propria esigenza; tutto l’EP inizialmente era stato scritto in inglese, anche probabilmente influenzato alla mia permanenza a Londra per tre mesi e semplicemente al fatto che sono cresciuta ascoltando R’n’B oltreoceanoeano e non italiano sicuramente.
Una volta tornata da Londra, ho deciso che l’EP sarebbe stato in italiano e ho adattato tutti i testi, chiaramente con un significato nuovo. Sono felice di questa scelta perché credo che abitando in questo paese si possa contribuire con la propria arte a creare qualcosa che possa arrivare a tutti, e non solo chi capisce l’inglese.

Hai vissuto e lavorato all’estero, qual è la differenza maggiore che hai trovato con l’Italia sia in positivo che in negativo?

Non credo ci siano lati negativi o positivi, è sicuramente tutto diverso e ingigantito rispetto a quello che viviamo qui, a Milano per esempio.
Londra è una città enorme, ha tantissimi stimoli, non ci si annoia un secondo mai; tutto quello che succede a volta ha del bizzarro o incredibile, sembra davvero una città in cui ‘ tutto è possibile’. C’è tanta musica, colori, persone, artisti, credo sia questo la cosa più bella in assoluto.
Sicuramente rispetto all’Italia c’è molta più apertura mentale e meno giudizio, ognuno è quasi totalmente libero di esprimersi senza sentirsi attaccato. C’è anche tantissimo scambio culturale, è un melting pot di culture e tradizioni, ed è bellissimo.

Come dicevamo il singolo si intitola Luna Storta, che rapporto hai tu con la scaramanzia, l’astrologia, etc?

Ho sempre letto l’oroscopo perché mi ha sempre incuriosita ed affascinato.
Nell’ultimo anno, non so per quale motivo, ho iniziato ad appassionarmi ai tarocchi, i loro disegni sono magici e pieni di storia dietro! Sono davvero un patrimonio dell’umanità, come le carte napoletane. Vanno ovviamente presi con la consapevolezza giusta, senza prenderli come verità assolute, ma sicuramente qualcosa di ‘tangibile’ c’è.
Credo e sono convinta che la Magia esista dappertutto nelle nostre vite, altrimenti alcune cose non si potrebbero spiegare; solo il fatto di essere in vita, di poter ballare, cantare, scrivere, emozionarsi, per me questa è già magia.
Per cui si, direi che ho un bel rapporto con l’astrologia e tutti i pianeti e satelliti.

Covid permettendo, quali sono i tuoi piani per questo 2021?

Vorrei continuare a scrivere e far uscire musica sempre nuova, senza fermarmi!
Mi piacerebbe ovviamente anche poter portare in giro a qualche live il mio EP, per presentarlo al pubblico. Spero ci sarà l’occasione prima o poi… ma intanto io non mi fermo, continuo su questa strada!