Intervista a Larocca, dalla Murgia ai “Satelliti” passando da Milano

È uscito lo scorso 29 gennaio Satelliti, il nuovo brano di Larocca che ha anticipato l’uscita del suo prossimo album Fatto di Argilla, vincitore del bando Puglia Sounds Records e Puglia Sounds Producer 2020/2021.

Per saperne di più su di lui e su questo suo nuovo lavoro abbiamo deciso di fargli qualche domanda: ecco cosa ci ha raccontato!

Come ti presenteresti a chi non ti conosce?

Ciao mi chiamo Domenico, in arte Larocca, il mio cognome, scrivo canzoni che raccontano una parte di me e della mia vita. Mi piace pensare che chiunque possa riconoscersi nelle mie parole e che possa condividere con me un momento della sua vita. Questa è la magia della musica che rende questo mestiere meraviglioso.

La tua biografia dice “cresciuto tra la Murgia e Milano“, due ambienti molto differenti, cosa c’è nella tua musica dell’uno e dell’altro?

Si è vero! Sono due realtà completamente diverse che mi hanno insegnato tanto e sono entrambe importanti per me. Nella Murgia trovo le radici, la mia identità, la mia famiglia; a Milano invece la voglia di diventare grandi, di crescere, di scoprire il mondo, di continuare ad essere curiosi, di non smettere mai di imparare e sperimentare.

In Satelliti c’è un forte richiamo verso la natura, qual è il tuo rapporto con la natura?

Il mio rapporto con la natura vorrei in realtà approfondirlo, non ne sono così soddisfatto. Mi riprometto sempre di prendermi del tempo per frequentare la natura, i paesaggi, per conoscerli, ma spesso mi risulta difficile per una questione di tempo. Sarà sicuramente uno dei buoni propositi di questo nuovo anno!
Tuttavia ho molto a cuore l’ambiente e cerco di fare la mia parte per proteggerlo e rispettarlo. La difesa dell’ambiente deve diventare una nostra priorità.

C’è mai stato un momento in cui avresti voluto perderti come inviti a fare nel ritornello del brano?

Si, tante volte! Alcune volte vorrei sentirmi libero di fare quello che mi pare, alcune volte ci riesco altre volte no. Quando non ci riesco provo a farlo con la mia immaginazione per volare via dalla realtà, è una cosa che mi fa bene, fa bene allo spirito. Tranquilli poi ritorno sulla terra!

Musicalmente rispetto ai brani precedenti negli ultimi due, Memorie e Satelliti, c’è una vena un po’ soul, un po’ r’n’b. E’ casuale o la tua musica sta andando in questa direzione?

Non è assolutamente casuale, sono sempre stato molto affascinato dalle sonorità soul, r’n’b e blues. Ultimamente ascolto tanta musica di questo tipo, artisti come Michael Kiwanuka mi hanno aperto molto la testa.
Questo disco mi ha dato la possibilità di lavorare non solo sui testi ma anche e soprattutto sulla musica, sulla canzone. Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto con i produttori Marco Olivi e Raffaele Scogna, c’è stata una bellissima intesa e sinergia da subito.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento in generale e in questo ultimo disco?

Dicevo, sicuramente Michael Kiwanuka è stato l’artista che ho più amato in questi ultimi anni, poi Benjamin Clementine, FKJ. In Italia seguo molto la nuova scena R’n’B con Ghemon, Mahmood, Venerus.

Covid permettendo, quali sono i tuoi progetti per il 2021?

Covid permettendo vorremmo tanto poter suonare, tornare sul palco, con i miei musicisti e girare il più possibile. Speriamo bene…

Ultima domanda, una cosa che avresti sempre voluto raccontare di te ma che nessuno ti ha mai chiesto

Questa è una domanda bella tosta! Non so, in realtà sono sempre stato un libro aperto, dico sempre di più di quello che mi chiedono.
Tuttavia ho imparato anche molto ad essere riservato rispetto alla mia sfera privata, soprattutto sui social.
So di non aver risposto alla domanda…ve lo svelo alla prossima intervista!