Intervista ai Telemagenta: ci divertono i meme, ma fateci suonare!

È da poco uscito Poi il secondo singolo dei Telemagenta ed abbiamo così colto l’occasione per fare qualche domanda alla band per sapere qualcosa di più su questo progetto musicale ma non solo.

Il vostro stile musicale è piuttosto variegato, quali sono i vostri riferimenti musicali?
Ci siamo posti la stessa domanda quando siamo scesi a patto col fatto che, prima o poi, avremmo dovuto definirci in qualche modo come gruppo e che non sarebbe bastato un nome per fare questo.
È nata così la playlist Tele Sogni, che trovate sul nostro profilo Spotify, dove
oltre ai big della musica italiana e internazionale, come Dua Lipa, Billie Eilish, Parcels, e The Weekend e Tha Supreme, si trovano anche artisti un filo più ricercati, o comunque meno noti, che ci ispirano molto nella ricerca sonora, come Roosevelt, l’Impératrice o Merifiore.
Un bel mix sonoro che ci accompagna nei nostri sogni verso un palco.

Avete un sound che si presta particolarmente al live, come state vivendo questo periodo senza possibilità di suonare? Avete pensato a qualche evento live “a distanza”?
Non vediamo l’ora di esibirci live e speriamo che il sogno del palco, a cui ci riferivamo prima, non rimanga soltanto tale, ma che si possa tornare presto a suonare in mezzo alla gente, a farla ballare.
Al momento non abbiamo live telematici programmati, ma poco prima delle nuove chiusure abbiamo fatto una live in cui spiegavamo il testo del nuovo pezzo “Poi” e del quale abbiamo dato una breve anteprima della versione acustica!

Tenete fede al nome Telemagenta con una grande importanza all’aspetto visivo, sia nei video che sui social. Da dove nasce questa scelta, sia del nome sia dei continui richiami televisivi?
Questa nostra scelta nasce da quello che potremmo definire l’antefatto del nostro progetto. Facciamo parte di quella generazione che ha dato un ultimo saluto al mondo in cui ci si rincoglioniva davanti alla tv piuttosto che ai social&co., ancora inesistenti.
E quel rincoglionimento a noi affascina ancora, magari davanti ad un bel tubo catodico vecchia scuola, in cui attaccavi la presa scart per giocare alla Nintendo 64 o alla Play Station 1, o ci guardavi televideo per vedere ancora tra i marcatori Del Piero e Ronaldo (quello vero).
Capirete che tutto il resto vien da sé!

Vista la vostra grande attenzione a tutti gli aspetti del progetto, qual è la cosa che vi diverte di più fare del vostro lavoro?
Suonare vale o è troppo scontato? Scherzi a parte, oltre a tutto ciò che coinvolge l’aspetto musicale che sicuramente è la cosa che più ci diverte, e più ci manca, siamo bravissimi a fare meme e a creare ironia attorno ad ogni cosa ci succeda!
Siamo quasi più bravi in questo che nel resto.

Dai video e dalle interviste sembrate una band a cui piace molto scherzare, ma i brani usciti finora hanno entrambi qualcosa di malinconico. È un modo per mantenere l’equilibrio o dobbiamo aspettarci qualcosa di diverso in futuro?
Mai dire mai, sicuramente prima o poi questa malinconia ci abbandonerà e riusciremo a far ridere anche attraverso un testo e non solo grazie a un post su Instagram.
Sicuramente, però, cerchiamo comunque di approcciarci sempre con una certa leggerezza e un certo distacco verso i temi che trattiamo nei brani, non c’è mai pesantezza, cerchiamo sempre di giocarci e quindi forse si, anche di esorcizzarli cercando di mantenere un buon equilibrio.

Nel video di Poi c’è anche un momento oroscopo. Quali sono le vostre previsioni per il 2021 per voi stessi e per la musica in generale?
Forse meglio non dire nulla, visto che lo stesso Paolo Fox descrisse il 2020 come un buon anno e visto che entrambi i nostri brani sono usciti scanditi dai due lockdown.
Ci auguriamo però di poter vivere un 2021 musicalmente ricco, non solo per quanto ci riguarda in prima persona, ma anche pensando a tutti gli artisti che amiamo e ascoltiamo.
E se ancora non si potrà salire su un palco, speriamo di poter tutti reinventare insieme un nuovo modo di fare e ascoltare musica.