“Bellissimi.” Ecco come sono i brani del nuovo album di Alex Antonov

Flow inossidabile ed elastico, padronanza lessicale, una vaga somiglianza fisica con Eminem, tanta ironia e un forte attaccamento alla propria terra sono i punti di forza di ALEX ANTONOV aka Antonovvi, alternative rapper membro del prolifico collettivo rap situazionista CASA DEGLI SPECCHI, che ha da poco fatto uscire il nuovo concept album Bellissimi., autoprodotto con il nome Dichotomic Dreams. Il disco è stato anticipato da due video, realizzati dallo stesso Antonovvi: “Conio Drift” e la title track “Bellissimi.”

Quello della Casa Degli Specchi è un rap sperimentale demenziale basato sul “name dropping”, mettendo dentro basi ricche e farcite di suoni e campionamenti, frasi piene di citazioni e riferimenti a personaggi reali completamente decontestualizzati, in rima, variando metriche e stili e con un linguaggio sempre fresh.

Ma dopo anni di esperienze con la CDS, in questa sorta di “Elio e le storie tese” del rap, e dopo il progetto più trap con concept calcistico, Allegri Mazzarri, Alex Antonov si è un po’ svincolato da questa matrice stilistica e ha pubblicato altri tre album e un EP da solista, nei quali ha fatto emergere la sua personalità marcata e singolare, sviluppando il tema conduttore delle radici e dei paesi frequentati come sfondo delle sue narrazioni e dei suoi deliri, caratterizzandosi e definendosi come rapper “campagnolo” e “dicotomico”.

L’MC campagnolo descrive con il proprio “country rap” una delusione amorosa e la perdita delle certezze con una doppia storyline, ovvero la storia che va dall’inizio alla fine della convivenza con la donna amata fino all’arrivo a Milano per cambiare vita e sfondare con il rap, passando per i messaggi audio sulle varie vicissitudini del trasloco registrati e messi a fare da intro e outro dei vari brani, che si intreccia nell’immaginario della vita di paese dell’entroterra della Liguria, luogo fisico e metaforico delle storie del “menestrapper”. Infatti il titolo stesso dell’album gioca con il nome di un paese, Bellissimi, frazione del comune di Dolcedo in provincia di Imperia.

Si tratta di 11 tracce che spaziano dall’emo-trap al classic hip hop, fino a pezzi soulful, ambient ed EDM, con produzioni spettacolari.

Tra giochi di parole a non finire spiccano brani veramente trascinanti come Glori Hole, Strade Perdudine, No, è Noli e la magnifica Testico e nuvole, tutti titoli contenenti nomi di paesi e città che tracciano il percorso geografico della storia raccontata, come una mappatura fatta con le parole, una sorta di “mappa rappata”.

Degno di nota anche il singolo Conio Drift, in cui si sente lo spessore della produzione di un pezzo grosso dell’hip hop nostrano, uno dei padri fondatori con gli OTR e GenteGuasta, ovvero El Presidente aka El Prez aka Captain Futuro aka Esa, che compare anche nel video.

Invece la title track “Bellissimi.” è il pezzo che ha il testo centrale per comprendere la storia; la base è realizzata da Erma, il produttore storico della Casa Degli Specchi. Il video, che spazia tra le immagini colorate delle mongolfiere di carta tipiche del paesino di Bellissimi, i luoghi citati e le tipicità tradizionali degli stessi, è stato realizzato dallo stesso Alex Antonov in collaborazione con Never Milesi.

Insomma, “Bellissimi.” è un album che, ancora più dei precedenti, sa suscitare simpatia, immedesimazione (pur citando e tenendo come sottotraccia e filo conduttore il riferimento geografico e il senso di appartenza a luoghi che non tutti conoscono), divertimento e coinvolgimento con sonorità e stili sempre più aggiornati e moderni, dimostrando in ciò di non essersi arenato in qualcosa che sapeva fare bene come il rap più classico, ma di sapersi destreggiare anche con gli schemi, i suoni e lo stile della trap (e delle capacità tecniche ne abbiamo dimostrazione con gli svariati tipi di flow accennati nel pezzo intitolato B.R.A.). Ma ci fa anche riflettere e percepire il dramma umano e i dilemmi esistenziali di un trentenne che si sente o vorrebbe sentirsi ventenne.

Consigliato agli amanti delle sonorità rap e hip hop, agli amanti della comicità e dei giochi di parole e dell’assurdo, ma anche a chi non ascolta rap perché non apprezza i contenuti e gli stilemi dei rapper, perché sentendo pezzi come questi avrà modo di ricredersi o di scoprire che può essere divertente ed entusiasmante anche ascoltare rap, che a volte può essere molto musicale, come in questo caso.