Intervista a Manuel Bongiorni (MusicaPerBambini)

Chi non conosce il menestrello moderno MANUEL BONGIORNI aka MUSICAPERBAMBINI dovrebbe assolutamente rimediare.

Perciò, dopo aver recensito il suo ultimo album Alla fiera della fine, in una sorta di scontro finale, abbiamo indossato i panni del “Re-Censore”, emblema del recensore musicale medio, sapientemente preso in giro proprio da Bongiorni (come potete vedere in questo video), sottoponendogli le tipiche domande in “modalità intervista”. Ecco il dialogo surreale che ne è venuto fuori.

Buonasera signor Bongiorni! (così diamo il via ai paradossi)…

Buonasera Re-Censore, finalmente ci incontriamo!

Partiamo dalla formazione e dalla storia del progetto MusicaPerBambini. Come nasce? Dove nasce? Quando nasce? E soprattutto perché???!?

Nasce con la scoperta dell’ebbrezza di poter fare musica con i computer, che ai tempi era abbastanza particolare perché chi usava il computer erano soprattutto i dj, più che altro per registrare, non per comporre; io invece sono impazzito all’idea di poter usare il computer per comporre con la possibilità di avere un membro della band telematico, cercando di dargli più spazio possibile, usando campioni a caso e poi continuando io sul suggerimento che mi dava il computer, cercando di fare delle cose originali. Poi andando avanti ho cominciato anche a suonare io, inserendo suoni sempre diversi e degli strumenti a corda.

Dove nasce? Nei meandri dei mondi che cerco di attraversare. Non c’è un luogo specifico dove faccio musica. Molto spesso compongo anche in giro, per esempio in auto… Ma non venite ad arrestarmi! Non sto dicendo che mentre guido accendo il PC e metto le cuffie… Intendo dire che dopo un po’ che usi un programma inizi a pensare come lui in modo da risparmiare tempo, quindi sai sempre mentalmente le operazioni che devi compiere.

Per quanto riguarda il quando, il primo disco è del ’98. Posso dire di aver fatto musica in due millenni diversi, quindi Mozart si attacca… Lui ha coperto un millennio solo, quindi io sono almeno il doppio più bravo. Certo, il fatto di nascere a cavallo di due secoli può sembrare un vantaggio ma io ho intenzione di comporre anche dopo il 3000 in modo da fugare ogni dubbio.

Comunque diciamo che ho iniziato nel ’98 con il primo album. In realtà ho iniziato un po’ prima ma atteniamoci all’ufficialità delle fonti. Poi sono pronto anche ad avvalorare tesi di chi racconta di manoscritti medievali con della musica scritta da me… Io ci credo, ecco.

Perché? Mi piaceva l’idea di provare a creare qualcosa che non ci fosse.

Inizialmente facevano parte di questo progetto altre persone…

Ma guarda, la cosa più difficile è stata far sparire i cadaveri. Perché l’atto di farli fuori fisicamente è stato facile, è bastato coglierli nel sonno. Poi chiaramente non potevo andare a ucciderli nel sonno a casa loro, dovevo creare delle condizioni perché questo potesse avvenire.

E prima naturalmente ho dovuto requisire i loro telefonini e adesso continuo a postare degli aggiornamenti simulando cambiamenti di vita. Ad esempio uno di questi collaboratori adesso è in Giappone, l’altro addirittura è in Cina, in realtà sono io che sto scrivendo con i loro smartphone dal mio gabinetto.

Sono stati tutti sepolti nel mio giardino ma le loro identità continuano a vivere virtualmente perché io aggiorno i loro Social Network. Adesso qualcuno lo farò morire di Coronavirus così avrò un’identità in meno da gestire.

Cosa si cela dietro la loro misteriosa sparizione? Quali oscure storie di malumori e rivalità? Per caso hai cambiato il testo di qualche canzone direttamente sul palco?

Il problema è che alcuni volevano rubare la mia identità. E uno di loro ce l’ha fatta, infatti io sono quello che c’è riuscito ma non ti posso dire quale chiaramente, altrimenti finisce il gioco…

Ah, ma allora sto parlando con… Va bè, comunque il dubbio è legittimo anche perché ascoltando la tua musica, una delle cose che ci si chiede è: può una persona sola realizzare tutto questo?

La risposta è “no”, infatti io sono a capo di un team allargato, gli altri sono relegati nella cantina di un palazzo di Abbiategrasso, perché ho visto che lì la produttività aumenta.

La tua musica è stata definita in molti modi nonostante sia indefinibile, e questa è già una contraddizione bella e buona. Io direi che sicuramente è una musica umoristica, ma anche rumoristica. Tu come ti situeresti nel panorama italiano?

Come quello che scatta la foto.

Altra domanda classica: come nascono i brani di MusicaPerBambini? Qual è il processo creativo? E quale quello distruttivo? Viene prima l’idea del tema da sviluppare o la sperimentazione sonora, magari casuale, sulla quale poi stendere un testo? Viene prima il testo o la musica? L’uovo o la gallina?

Io cerco di avere sempre un procedimento diverso, non c’è una regola. Magari un concetto, quello si. Ultimamente faccio tutti concept album quindi parto da un concetto. 

Parliamo del brano Marmellano. Si può dire che esso rappresenta una svolta poetica, sentimentale ed emotivamente toccante di MusicaPerBambini? (Rispondi come ti pare tanto l’ho già scritto nella recensione).

L’idea di Marmellano mischia componenti buffe e tragiche. Non vorrei rubare a te il lavoro e la carica di Re-Censore… Ma direi che il buffo e il tragico costituiscono un fil rouge dei miei album. Anche nella struttura del testo, è una storia raccontata, non troppo, in modo da godersi le parole più che capire esattamente cosa sta succedendo, un po’ come un quadro impressionista per cui ti devi allontanare per vederne bene le forme; ci sono però anche altri brani con questo tipo di narrativa come Quarto, naso mutante, è anche quella una storia molto buffa in cui alla fine però torna tutto.

Insomma, c’è almeno un Marmellano in ogni album: quel tipo di narrativa l’ho già utilizzato.

Quello che trovo interessante è la frase “Mastica bene”, classica raccomandazione delle mamme come causa della fuga del bambino, che diventa poi conseguenza e si crea quindi un circolo…

Esatto. Lo hai definito precisamente, tutto l’album è molto circolare; questo brano ha la struttura del circolo in maniera ossessiva: da Magellano che fa il giro del mondo a Marmellano che fa il giro dell’isolato, partire da una parte e arrivare dal retro, lo sdoppiamento, la ruota della bicicletta… Ci sono tante circolarità e tutto riflette la circolarità della vita.

A proposito di questo ho notato che in quest’ultimo album, come e forse più che nei precedenti, i brani di MusicaPerBambini hanno un involucro fortemente scherzoso che cela però un contenuto più riflessivo, esistenzialista e a tratti fatalista. Infatti, analizzando i testi, si può notare che dietro la forma estremamente umoristica (e rumoristica) emergono temi ricorrenti piuttosto pesanti come il confronto-scontro con un Dio o comunque un creatore (vedi Dio Contro Diavolo) e la presenza schiacciante e ineluttabile della Morte, della finitezza e di conseguenza dell’inutilità umana. Ti stai toccando?

Si! Mi sto toccando per vedere se sono ancora vivo…

Visto che emerge una lettura più profonda e una visione esistenziale più seria, qual è dunque la riflessione o il messaggio che vorresti lasciare all’ascoltatore?

Tutto è un messaggio, io mi sforzo di mettere molti messaggi nella musica. Infatti non sono d’accordo con chi definisce la mia musica nonsense, in realtà ci sono tanti sensi. Voglio dire, io ho fatto la musica, fate uno sforzo anche voi!…

L’umorismo è una sublimazione di tristezza, disperazione e del lato negativo, è una luce gettata in una stanza buia. Questo è un messaggio sociale che vorrei lanciare: è anche per questo che non va mai censurato. Tutto ciò che fa ridere è sacro, rivela qualcosa che non vorremmo sentire, svela dei meccanismi che noi vorremmo eliminare. Ed ecco perché il potere tende sempre a censurarlo.

Se fossi visitato da Mario AntiOrario come sfrutteresti la possibilità di viaggiare nel tempo? Cambieresti qualcosa del passato tuo o altrui? In che epoca vivresti? E perché proprio nel Medioevo?!

A tutti sarà capitato di immaginare di cambiare il proprio passato o di essere avvertiti di qualcosa.

Il Medioevo mi piace un sacco e anche la musica medievale perché tutta la musica occidentale si basa più o meno su delle sequenze armoniche di quel periodo come le ballate in La e Sol, probabilmente per gli strumenti che c’erano all’epoca veniva anche facile. Mi piace in generale la storia. Poi il Medioevo mi piace proprio per via degli stereotipi, dei temi cavallereschi e di tutte le ricostruzioni che ci sono arrivate.

(segue lunga discussione sul Medioevo…)

Infine, recentemente, in parallelo alla pubblicazione dell’album, sono usciti altri video, realizzati con Elio. Perché mai? E quali sono i tuoi progetti futuri?

Ultimamente con Elio abbiamo prodotto molte cose e anche se loro hanno moltissimi impegni che non sempre gli consentono di fare tutto quello che vorrei fare io, nel futuro spero di riuscire a realizzare altri lavori insieme; da parte mia ci sono tutte le buone intenzioni… e la buona educazione…  

Quando è arrivata la collaborazione con loro il disco era già finito. Mario AntiOrario l’ho scritta apposta pensando a cosa potesse fare Elio, Rocco Tanica invece è subentrato in Cartolino solo successivamente; non mi è stato possibile concepire qualcosa con loro dall’inizio, questo sarebbe il mio vero sogno artistico, spero di poterlo fare in futuro, non so che forma prenderà, se un disco, dei video, una serie TV…

Per adesso c’è il tour, in corso fino a fine Febbraio,  probabilmente ci saranno delle date in estate, ma ancora non c’è niente di certo.

Poi c’è un progetto parallelo che possiamo definire teatrale e ad ogni tour io aggiungo una fiaba a questa opera che si chiama Down Andersen e la metto in scena come appunto quelle con Elio che sono Il tocco di Re Midi e Cappuccetto Grosso. La novità di questo nuovo tour invece si chiama Il Principe Random.

Vi invitiamo quindi ad andare a vedere dal vivo MusicaPerBambini in una delle ultime date di Febbraio:

22/02 @ Blackout – Prato

23/02 @ Spulla – Macerata

26/02 @ Le Mura – Roma

27/02 @ Baciccia – Piacenza