Intervista: La Scimmia ci racconta l’album Ti farò del male

I veneti La Scimmia hanno da poco pubblicato il loro secondo disco dal titolo Ti farò del male con il quale sono attualmente in tour: occasione per fargli qualche domanda e farcelo raccontare direttamente da loro.

Il vostro ultimo disco ha un titolo curioso, Ti farò del male, come mai avere scelto questo nome?
Abbiamo pensato che nel suo complesso avesse senso, visto il periodo che stiamo vivendo. In questa società fatta di odio ci sembrava un titolo con del provocatorio abbastanza efficace. Nel panorama musicale italiano attuale vi configurate come una tra le poche band che ancora suona il rock “duro” che spopolava fino a inizio anni ’90: quali sono i vostri punti di riferimento a livello artistico?

Qual è la canzone dell’ultimo disco di cui siete più fieri?
Noi 4 siamo completamente diversi e ognuno di noi ha una canzone del cuore che ovviamente ama suonare. Direi che la canzone che mette d’accordo tutti è Parco Comunale.

Nel panorama musicale italiano attuale vi configurate come una tra le poche band che ancora suona il rock “duro” che spopolava fino a inizio anni ’90: quali sono i vostri punti di riferimento a livello artistico?
In realtà suoniamo così perché ci viene naturale farlo, non perché per scelta abbiamo deciso di farlo, siamo in realtà aperti a molti generi musicali e vediamo questo, come un disco di transizione per cercare una nostra identità, per migliorarci nei lavori che faremo prossimamente!
I nostri riferimenti sono molteplici, ultimamente siamo tutti, come tutti, innamorati di Dalla. Gli anni 90 e i primi 2000 sono stati certamente anni molto importanti per la nostra crescita musicale. Possiamo citare, i Red Hot Chilli Peppers, come i Nirvana, come i Limp Bizkit, i Korn, e via…negli anni tutta la musica bella che c’è stata.
Siamo anche abbastanza attenti anche a quello che esce adesso!

Pensate che sia stato difficile emergere in un contesto dove la musica indie e trap stanno dominando il palcoscenico?
Non è “stato” difficile, ma “è” attualmente difficile, ma questo non ci spaventa!

Tra le vostre tracce i luoghi sembrano essere il denominatore comune: “Parco Comunale”, “Distante”, “L’Abisso”, “Non so dove sono stato”: pura coincidenza o casualità voluta?
In questo album abbiamo cercato di essere meno “sfuggenti” nelle liriche delle nostre canzoni. I luoghi sono sempre protagonisti delle nostre emozioni, è quindi più facile immedesimarsi nei nostri pezzi anche per chi ascolta.

3 aggettivi per descrivere l’album
FORTE, BIPOLARE, SANO.

Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso questo disco? Dal vostro punto di vista, la musica ha un obiettivo?
La musica non ha un solo obiettivo ma molteplici, ed è proprio nel suo essere varia e con più sfaccettature che ci riscontriamo sia nell’album che personalmente.
Non sappiamo se questa sia una cosa buona o meno ma tant’è che quello che si può ascoltare è lo specchio di un periodo che abbiamo vissuto.

Classica domanda da fine intervista: progetti per il futuro?
Scrivere canzoni e calcare palchi: il nostro obbiettivo da sempre

E questi sono i palchi ad oggi annunciati ma in fase di aggiornamento, per La Scimmia:

24/05 – Como @Joshua Blues Club
04/06 – Secret Concert
07/06 – Treviso @Core Festival
28/06 – Vascon (TV) @Vascon Festival
30/06 – Thiene (TV) @Beerozza
06/07 – Santorso (VI) @Ingrumà
07/09 – Santa Maria Capua Vetere (CE) @CSOA Spartaco