Venerdì 5 ottobre ai Magazzini Generali di Milano si è consumata l’ultima liturgia di Colapesce. Lorenzo Urciullo, che a breve partirà per un tour europeo per poi dedicarsi alla scrittura del nuovo disco, ha voluto chiudere in bellezza un tour fortunatissimo, chiamando sul palco con lui Francesco Di Bella, Roy Paci, Rachele Bastreghi e Andrea Appino.
Ad aprire la serata Any Other, al secolo Adele Nigro, che ha accompagnato Colapesce in questo Infedele Tour. Sentirete molto parlare di questa ragazza, polistrumentista dalla voce limpida di straordinario talento.
La musica di Colapesce è nello stesso tempo antica e contemporanea, una liturgia in cui il pubblico viene trasportato dalle sonorità mediorientali di Pantalica alla problematica modernità svelata da Maometto a Milano, attraverso momenti intimi e intensi come Vasco De Gama.
Sul palco si alternano gli amici, Maometto a Milano impreziosita dalla tromba di Roy Paci è semplicemente strepitosa, Colapesce si cimenta nel napoletano di Accireme con Di Bella e omaggia Battiato con Segnali di vita insieme a Rachele e De Andrè con una intensa Canzone dell’amore perduto con Appino.
La purtroppo attuale e bellissima Maledetti Italiani dà il via al gran finale di Si illumina che vede tutti sul palco. I Magazzini Generali non lasciano uscire Colapesce, che saluta con due pezzi chitarra e voce.
C’è da sperare che lui e i suoi straordinari musicisti tornino presto, perché ne abbiamo un gran bisogno.
Nato a Sesto San Giovanni ma con sangue 100% “made in sud” nella settimana in cui primeggiava in classifica “Carletto” di Corrado. Suonava benino il pianoforte, ora malissimo la chitarra
Cresciuto a Battisti, Battiato e Renato Zero, sviluppa una passione per i cantautori che ancora lo accompagna.
Al liceo scopre il punk e lo ska e abbandona un’adolescenza tamarra, il passaggio al rock è una normale evoluzione. Spotify gli spalanca le porte dell’Indie, parola che in ogni caso odia.
