Dall’8 giugno a Modena la prima personale di Adelita Husni-Bey

Dall’8 giugno al 26 agosto 2018 la Galleria Civica di Modena, nella sede della Palazzina dei Giardini, ospita la prima personale di un’artista e intellettuale di grande talento nata a Milano, che, con il suo approccio innovativo ed anticonformista negli ultimi anni ha fatto sentire la sua voce in maniera inconfondibile. Si tratta di Adelita Husni-Bey, protagonista della mostra dal titolo “Adunanza”: un percorso vario e stimolante che sintetizza il lavoro compiuto su più fronti negli ultimi 10 anni di produzione, composto di installazioni, filmati, quadri e molto altro.

Adelita Husni-Bey vive a New York, è una visual artist e una sociologa, ma è molto più di questo. Interessata alla pedagogia radicale e agli approcci alternativi e collettivi all’apprendimento, si è sempre impegnata in progetti che l’hanno portata a discutere con bambini e ragazzi temi come il potere, l’immigrazione, i ruoli e le gerarchie sociali, il significato dello spazio pubblico, il dolore e la disabilità nel mondo contemporaneo.

“Adunanza” è una testimonianza di questo impegno: si tratta di un percorso espositivo molto eterogeneo, che raccoglie oltre cinquanta opere della più varia natura. Tutti i pezzi esposti sono il prodotto e la testimonianza di un’esperienza e di un incontro, di un allargamento degli orizzonti; essi hanno le radici piantate nei tanti workshop tenuti dall’artista in tutto il mondo. Ad esempio la video installazione ed il dipinto dal titolo Postcards from the Desert Island (2011) sono nati da un’esperienza che l’ha portata a lavorare per tre settimane con i bambini di una scuola elementare sperimentale parigina, in cui si adottano metodi didattici sperimentali e l’intera esperienza si è svolta in un regime di auto-gestione da parte degli alunni. Interessanti sono anche le fotografie della serie Agency, (2014) che nascono dall’incontro della Husni-Bey con classi di adolescenti di un liceo romano. I ragazzi e l’artista hanno dato vita ad un confronto intenso e stimolante sul tema delle relazioni di potere nell’Italia contemporanea.

Interessanti sono anche il video After the finish line (2015), che racconta le storie di adolescenti gravemente infortunati durante l’attività sportiva e propone una riflessione sull’opprimente senso di competizione che permea la società odierna, ed Encounters on pain (2015), realizzato grazie a una serie di incontri individuali, in cui emerge l’aspetto socio-politico del dolore fisico.

“Adunanza” è più di una mostra d’arte, è quello che una mostra d’arte dovrebbe essere: un’occasione per discutere la realtà storica, un continuo domandare circa i presupposti della nostra idea di cultura.

La mostra in cinque brani:

  1. Non ho più voglia d’imparare – Di Martino
  2. Fired Up – Titus Andronicus
  3. Kooks – David Bowie
  4. You’re gonna go far, kid – The Offspring
  5. Career opportunities – The Clash