BASIA BULAT – Good Advice

ETICHETTA | Secret City Records

GENERE | Folk, Indie, Pop, Soul

ANNO | 2016

Difficilmente si sente parlare di band folk canadesi, ancora meno di soliste folk che sanno suonare moltissimi strumenti, scrivono le loro canzoni e riescono ad uscire dai confini canadesi con la loro fama. Parlo di Basia Bulat, nome alquanto singolare, ancora non capisco se è il suo vero nome oppure uno pseudonimo, ma data la sua provenienza polacca, credo sia un nome vero e proprio. A parte i dubbi sul nome, Basia ha alle spalle già un EP e tre album, qualche tour europeo, canadese, americano e australiano, premi musicali che però rimangono in Canada, come il Juno Award e il Polaris Music Prize. La sua particolarità è il fatto che suona l’autoharp. Uno strumento a corde pizzicate che con l’arpa in sé non ha nulla a che fare, piuttosto assomiglia di più al dulcimer o allo salterio. Cose strane.

Dopo questa breve e inusuale presentazione, passiamo al suo ultimo album, uscito il 12 febbraio 2016, Good AdviceDieci semplici tracce, caratterizzate da una voce delicata, profonda e calda, e da una musicalità a metà tra il folk e l’indie pop. Una sottile ispirazione a Florence and the Machine ed a Kate Nash, artiste che si sono fatte strada con la loro voce e la loro musica. Basia Bulat non è da meno e il suo ultimo album ne è la conferma. Ogni canzone ha la sua impronta musicale, il suo stile e trasmettono vibrazioni sempre diverse. Basia non annoia mai, riesce sempre a catturare l’attenzione dell’ascoltatore ed a renderlo partecipe dei suoi testi romantici ma con ancora una patina realista. Nel panorama della musica indie-folk femminile, questa ragazza ha molto da dare e lo fa da sola con chitarra, autoharp, ukulele, charango, piano, dulcimer….e chi più ne ha, più ne metta!

In conclusione, credo che ci sia del potenziale in questo album e in questa giovane canadese. Scopritelo da voi, ascoltando Good Advice. Per incuriosirvi, vi consiglio questo brano, Infamous.

Carmen Mc Intosh