SAKEE SED – Hardcore da Saloon

ETICHETTA | Appropolipo Records

GENERE | Alternative Rock

ANNO | 2015

Quando un amore finisce poi è difficile riprendere il discorso senza pregiudizi di sorta, dare una seconda chance. No, non parlo di persone ma di musica. La relazione con una determinata band può finire bene, male, consensualmente. Poi quando ti capita sotto mano un loro nuovo lavoro non sai mai come comportarti, soprattutto se i precedenti ti hanno lasciato indifferente. Approcciandomi all’ultimo disco dei Sakee Sed mi trovo un po’ in imbarazzo, temo di rimanere con il mio sorriso un po’ fasullo per tutti i 40 minuti di Hardcore da Saloon. Ma fortunatamente non accade.

I ragazzi dopo aver espanso la formazione con “A piedi nubi” e “Ceci n’est pas un ep” tornano alla forma originaria: il duo. Marco Ghezzi e Gianluca Perucchini sono una base solida, reattiva e affiatata, non serve altro. Il suono abbandona i fronzoli, diventa essenziale, affidato a batteria e pianoforte elettrico. Come la prima volta che li vidi in un angolo buio del Circolo Magnolia durante un Milano Brucia del 2010, mi appuntai il nome e mi trovai una spilletta sulla borsa. In questo disco c’è molto dei loro esordi dall’atmosfera folkettosa con fumi country di “Pejote al Sole” alle scanzonate ballate dalle tinte acide, “Beck And Musical” e “Primula” su tutte. Però i due ampliano il raggio di azione e compongono uno spettro musicale variegato, più melodico come in “Quella dei Merli”, scie di una certa epicità westerneana in “La fuga di Barnaba”, mentre in “Fuoco alle Fiamme” si staziona su un buon rock’n’roll vecchia scuola.

C’è però una canzone, che con il suo ritornello lapidario – “se tutto ci crea e tutto ci distrugge nulla ci trasformerà”, ha veramente smosso il mio ascolto. “Markala” attacca inesorabile e frenetica, serrata nel seguire le battute, affine e complementare ad uno dei loro pezzi che preferisco, ossia “Repetita Iuvant”. Eppure i Sakee Sed si sono trasformati, o forse hanno solo fatto un passo indietro che ha permesso loro di farne un paio in avanti. Il ritorno di fiamma c’è stato, devo solo vedere fino a quando durerà.

Amanda