MUMFORD AND SONS @ Pistoia Blues

Prendete quattro ragazzi, un banjo, una viola e tutto il folk che volete, mescolatelo con delle sonorità rock cariche di elettronica ed avrete i nuovi Mumford and Sons.

Dopo la rottura, che ha spezzato il cuore a tutti i fans, ecco che la band ritorna con un nuovo album, “Wilder Mind“, e un nuovo tour italiano. Biglietti sold out in poco tempo all’Arena di Verona, Roma è troppo distante, non mi rimane che Pistoia. Dopo una giornata passata tra mezzi di trasporto per arrivare nella cittadina toscana, mi metto in fila aspettando ansiosamente l’inizio del concerto. Dopo una lunga attesa, iniziano gli Eaves, opening act dei Mumford and Sons.

Giovanissimi e americanissimi, mi incantano con delle sonorità psichedeliche e intriganti. Un misto tra psychedelic rock e madchester, con accenni folk e una voce femminile che dà quel tocco in più ai pezzi. Una piacevole scoperta per me e secondo me anche per chi non li ha mai sentiti prima.

Pochi pezzi e poi tocca a loro, ai Mumford and Sons. L’eccitazione generale tocca le stelle e la calca si agita e spinge in avanti. In mezzo alla folla, davanti ad un palco enorme, sto lì ed aspetto, ma ecco che finalmente salgono sul palco.

La prima canzone è “Snake Eyes”. La folla impazzisce, le voci si alzano e inizia il concerto. Riassumo in una parola: magico.

I quattro hanno suonato pezzi nuovi e vecchi, alternandoli bene e con maestria. Hanno saputo farci ridere, piangere, saltare ed emozionare a fasi alterne. Ci hanno conquistato con il loro italiano masticato male, ma abbiamo tutti apprezzato lo sforzo. Non potevano che essere grandiosi. In un contesto come Piazza del Duomo, sotto le stelle, in mezzo alla folla, i Mumford and Sons ci hanno fatto sognare con la loro musica. Ne ho visti di concerti, ma sono pochi quelli che ti fanno entrare in uno stato di pace e felicità. Due ore e mezza di musica, risate, battute, ma soprattutto felicità.

Il coinvolgimento è stato totale e non avrei potuto chiedere di meglio. A distanza di giorni, la depressione da post-concerto si fa ancora sentire, e i feedback sui social networks mi fa intendere di non essere l’unica, quindi questa è la prova che hanno fatto un ottimo lavoro.

Carmen

 

Guarda alcuni scatti del concerto: