ETICHETTA | La Tempesta Dischi
GENERE | Hard Pop
ANNO | 2015
Capita a tutti di avere giornate no ed ogni giornata nera ha bisogno della sua colonna sonora. Entra così in gioco il Management Del Dolore Post-operatorio con il suo nuovo album, “I Love You”.
Il nuovo lavoro della band ci tiene con i piedi ben piantati nella realtà, raccontandoci vite di tutti i giorni, con un pizzico di utopia. C’è la speranza che il futuro ci riservi un mondo pulito da guerre e dove non ci sarà bisogno di lavorare, ma è qualcosa di davvero impossibile da immaginare. Ci vengono presentate undici tracce piene di vita, di rabbia; undici tracce che, come dice il titolo dell’album, ci amano, perché ci capiscono.
La band parla di amori reali, quelli fatti dalla quotidianità, dal processo di crescita e invecchiamento. Parla di una patria crudele, che porta a gesti estremi e costringe alla fuga. Parla di lavoro, non quelli che ti fanno diventare ricco, ma semplicemente il lavoro per sopravvivere. La band parla dell’Italia, dell’Europa, del mondo nel 2015, quindi di fatica per arrivare a fine mese, di amori che finiscono, di una patria che non ti ama. Nel loro album ogni singola persona si rivede e riconosce i propri sforzi, le proprio tragedie interiori, le proprie ferite.
La veemenza, con cui ci presentano questi temi, fa appassionare l’ascoltatore ad ogni singola traccia dell’album, la band diventa quasi un amico caro che ci consola delle sfortune della vita. Grazie ad un abile cambio di musicalità all’interno dell’album, il Management Del Dolore Post-operatorio ci tiene sull’attenti e con la loro irriverenza ci fanno muovere sulle sedie. Questo lavoro dà una carica pazzesca ed è impossibile stare fermi sulla sedia. La loro musica ti entra dentro e muove tutti quei sentimenti di rabbia, frustrazione e nervosismo, che cerchiamo di tenere a bada, per farli esplodere in un ballo furioso. Se questo è l’effetto con un CD, provate ad immaginare live.
Il brano che descrive al meglio l’album è “Lasciateci Divertire” e con questo vi auguro buon ascolto.
Carmen
