Luminal vs Rock and More -seconda parte

Milano. Esterno notte. Fuori dalla Panetteria Danelli un uomo con un giaccone di montone e una donna con una felpa dal cappuccio nero e i capelli fucsia rispondono alle ultime domande di Rock And More.

A proposito di provocazione, sono curiosa di sapere come avete scelto l’artwork per l’ultimo album e il titolo?

A: Per la copertina di questo disco volevamo un fumetto. Abbiamo la fortuna di conoscere questa ragazza che si fa chiamare Bit Moretta e le abbiamo chiesto di creare questo disegno. Abbiamo cercato di capire se rischiavamo qualcosa… ma a quanto pare il disegno rientra nella satira. Almeno così ci ha assicurato il nostro consulente legale, che è anche un cantante punk bravissimo. (Suona nei S.U.S. NDR)

C: Anche se non so quanto effettivamente ci possiamo fidare di lui… una volta ci chiamò mentre eravamo in Calabria alle quattro di mattina sproloquiando chissà cosa. Però è davvero un bravo cantante.

A proposito di Calabria: “Stella”. C’è qualcuno di voi di origini calabresi o le ispirazioni sono altre?

A: Sia Carlo sia Alessandro hanno vissuto in Calabria.

C: Ti dirò che in verità Stella è pugliese… Ma dire Calabria mi piaceva di più.

Quindi ci sono anche personaggi reali nelle vostre canzoni?

C: Ci sono solo personaggi reali.

E il personaggio al quale siete più legati?

C: È il personaggio a cui è dedicato tutto il nostro primo disco. Un personaggio strano che vive su Facebook… Postando foto e status a ripetizione e commentandosi da solo. Ad esempio carica album di 300 scatti dalla webcam. E la cosa assurda è che lo abbiamo scoperto perché una volta mi ha taggato per sbaglio.

A: Le nostra canzoni sono dedicate a lui e lui forse senza saperlo ci ha anche salvato. Ecco perché gli ho dedicato “L’Aquila Reale”. Io ci ho parlato tantissimo soprattutto nel periodo in cui avevo pensato che tutto quello che volevo era solo chiudermi in casa e non parlare più con nessuno. Lui è stata la persona che mi ha aiutato di più ad uscire dal mio periodo di delirio… Ha iniziato a parlarmi dell’aquila reale, che secondo lui era un essere umano che riesce a volare. Nella canzone cito dei veri e propri passaggi della conversazione avuta con lui. Il fatto che una persona così malata, chiusa nella sua casa, isolato dal mondo ha provato ad aiutarmi, beh questo mi ha spronato tantissimo, sono tornata a scrivere e a “lavorare” per i Luminal. Lui ha fatto questo gesto di estremo altruismo. Un gesto davvero incredibile. È riuscito a capirmi e a tirarmi fuori dal mio periodo di pessimismo estremo.

Ultima domanda “stronza”: ma quindi c’è davvero vita oltre Rockit?

C: E… Ora lo scopriremo.

A: Direi che Rockit deve combattere con una grossa responsabilità e cioè quella di essere uno dei grandi media dell’indie italiano. Dopotutto l’attacco non era a loro ma alle band che si riducono in un certo modo pur di comparire su Rockit. Dall’altra parte direi che per il Miami di quest’anno siamo pronti quindi: Sandro Giorello PENSACI. Comunque per tornare alla tua domanda la risposta è sì, c’è vita oltre Rockit. Dopotutto quello che abbiamo fatto finora lo abbiamo fatto senza un supporto da parte loro.

C: Io non credo che i media servano a definire le tendenze, credo debbano scoprire le band e i suoni interessanti… quei progetti che magari sono immaturi ma interessanti… Le band che fanno quei suoni lontani dalla tendenza ma che meritano.

Le recensioni quindi sono importanti per una band?

C: Direi che le recensioni hanno senso se fatte da persone competenti che hanno gusti simili a quelli della band. Quello che ci piacerebbe è costruire un dialogo. Forse internet ha portato troppa democrazia, basta vedere il bordello che succede nei commenti sotto le recensioni.

Le birre ormai sono finite, così come la serata. Chiacchierare con i Luminal è stato interessante. Interagire con una band che sì, sta facendo promozione ma che crede davvero che il rapporto con qualsiasi essere umano sia prezioso. O almeno io li vedo così. Forse è una visione idealizzata, per fugare ogni dubbio vi consiglio di uscire e andare a vedere un loro concerto. Amateli, odiateli, ma non rimanete nell’indifferenza.