Intervista a Missy Clara

Djette, ballerina, amante del vintage e delle cose belle. Solo per voi ecco una bellissima intervista a Missy Clara!

Come ti presenteresti a chi non ti conosce?

Piacere, Clara. Metto musica per ballerini e per chi ha cuore.

Da dove e come nasce la tua passione per la musica?

Tanto tempo fa. Alle elementari, ascoltando una cassettina dei Beatles. A 16 anni ho iniziato a suonare la chitarra. Poi sono entrata in un gruppo. Poi sono uscita dal gruppo. Nello stesso periodo ho cominciato a collaborare con Radio Popolare. Poi è arrivata la passione per la consolle. Questo per sintetizzare. Sono stata sempre convinta che la musica fosse qualcosa di imprescindibile per l’essere umano; invece ho conosciuto anche chi ne può fare a meno. Strani personaggi. Da evitare.

-In un’epoca digitale come questa degli anni zero come si riesce a lavorare ancora in radio ( e soprattutto a farlo con successo)?

Si riesce grazie alla passione e alla curiosità. Sentivo il desiderio di raccontare e far ascoltare artisti del panorama jazz e rhythm &blues. Così, grazie a Rock’n’RollRadio che ha creduto in questo mio progetto, ho realizzato Pericolosissima!.
Tuttavia, Il mio è stato più un desiderio edonistico; avere l’onore di avere a pochi centimetri da me Ray Gelato, per esempio, che suona con il suo splendido sassofono una versione inedita di Who Threw The Whiskey In the Well di WYNONIE HARRIS è stato egoisticamente uno dei regali più belli che io mi sia mai fatta.
Ritengo che il web sia fantastico. Se non ci fosse non avremmo la possibilità di ascoltare e vedere fino alla nausea milioni di contenuti. A proposito: http://www.rocknrollradio.it/pericolosissima-streaming/

Il 2000 è stato il decennio che ha decretato il successo delle donne in consolle da cosa pensi sia dipeso?

Non ne ho idea. La donna è una creatura versatile, imprevedibile sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Penso si tratti di mera coincidenza.

Sappiamo che sei appassionata di specifici generi di musica, come associ le tue diverse passioni per creare un dj set?

Quando hai a che fare con un pubblico deliziosamente esigente come il mio, bisogna essere empatici. Ci sono aspettative da rispettare e quando si trova la chiave giusta per entrare in simbiosi, la soddisfazione è impagabile.

-Nella tua descrizione su fb possiamo leggere “viaggiatrice, romantica e “dancer”. Ma se ci fosse una , e una sola, parola per descriverti quale sarebbe?

Sincopata. E’ come mi definisce un amico che stimo molto.

Tornando al viaggiatrice questa tua caratteristica ha influenzato il tuo modo di vivere la musica per poi “riconsegnarla” a chi balla sotto la tua consolle?

ll termine viaggiatrice indica più uno stato mentale. Certo, buttare fuori il muso dal proprio territorio è fondamentale e vitale a prescindere dell’attività di dj. Ogni tanto ci si fossilizza; ci si incistisce pigramente. Quando mi rendo conto di essere finita nel loop della routine confortevole, mi do un nuovo obiettivo, vado in crisi, piango e risorgo come la fenice.

-Parliamo di moda e stile. Quali sono i negozi che consiglieresti a Milano e come scegli il tuo abbigliamento?

Il mio stile è molto lineare. Amo il nero e non amo particolarmente gli accessori. Lo stile deve essere elegante e soprattutto comodo per ballare lindy hop. Non conosco negozi in cui trovare sistematicamente qualcosa che amo. I miei riferimenti appartengono al passato; donne forti che hanno incarnato l’eleganza e lo stile come Coco Chanel, per esempio. Quindi se dovessi dare un consiglio direi solo di andare in giro per le città, guardarsi intorno e trovare la propria ispirazione senza mai cadere nel noiosissimo tranello degli stereotipi.

Annie