Ghemon & Le Forze del Bene – Orchidee Tour


Ghemon ritorna a Perugia dopo tre anni col nuovo tour Orchidee. A questo giro suona dal vivo con tanto di bassista, pianista, batterista e corista: formazione Le Forze del Bene.

Si fa desiderare, come suo solito, e sale sul palco con un’ora di ritardo. Per fortuna che a scaldare gli animi del pubblico ci pensano Kendan e GND, un duo rapper di Taranto.

Solo dopo numerosi “Ghemon daje, sali!” urlati dai suoi fan le luci si abbassano, ogni musicista prende il suo posto e sulle note di “Non spegnermi” Ghemon comincia a cantare. Camicia di jeans, occhi chiusi e tanta voce.

Appare pieno di energie, fa salti degni di un giocatore di pallacanestro, sport che ama e che lo ha portato a collaborare con Marco Belinelli (cestista italiano in NBA) nel video di “Nessuno vale quanto te”.

La scaletta si costruisce principalmente sull’ultimo disco, rendendo così felici soprattutto i suoi nuovi e più recenti fan. I veterani come me li accontenta con un medley composto da canzoni dei tempi di Love 4tet, gruppo con cui ha collaborato nel 2009. Purtroppo inutilmente si reclama ad alta voce “Fantasmi pt. 1” (2009), pezzo storico del rapper avellinese. A sua discolpa, penso che sia impossibile fare certi brani se si sceglie di suonare dal vivo senza usare basi e remix già confezionati.

Dopo il dodicesimo brano scappa via in camerino, seguito da tutta la band. Il pubblico disperato lo reclama, soprattutto perché da poco era passata un’ora dall’inizio, e fortunatamente Ghemon esaudisce i nostri desideri ed esce per le ultime tre canzoni, sempre cantate ad occhi chiusi o guardando da qualche parte in fondo alla sala, mai a incrociare gli sguardi “indiscreti” del pubblico.

Prima di chiudere si scusa con il pubblico del capoluogo umbro se all’ultima esibizione aveva alzato un po’ il gomito, assicurando di essere sobrio… per il momento. Racconta e spiega la storia che c’è dietro a “Nessuno vale quanto te”, un’emozionante stretta all’anima per chi si rivede nelle sue parole ed è pronto a credere in se stesso.

Concluso il pezzo, i riflettori si spengono e sotto un coro di “Bis” se ne va in camerino, sparendo per sempre dalla vista del pubblico.

Marika T.