I Ministri @ Alcatraz – Milano

Cosa hanno fatto i Ministri in questo periodo di assenza dalle scene? Sono cresciuti, tantissimo.

Nonostante fosse lunedì sera e su Milano si sia abbattuto il diluvio, l’Alcatraz è sold out, con buona pace di quelli che credono ancora alla storia del nessuno è profeta in patria. Alla faccia delle critiche sul nuovo album, i Ministri regalano ai fan quasi due ore di show che passano velocissime, come sempre quando ci si diverte.

Parlavamo di crescita però e già dall’album era chiaro che i “nuovi” Ministri siano alla ricerca di un sound più ricco, più completo, e lo dimostrano live con l’aggiunta di due musicisti sul palco tra cui anche una tastiera. L’inizio è da brividi con Spettri, poi scarica di adrenalina con Crateri.

La buonasera di rito di Divi apre ufficialmente il concerto dove i pezzi vecchi si intervallano ai nuovi ed è come se esistessero tutti da sempre, non c’è soluzione di continuità nella reazione della gente, scatenata come sempre. I ragazzi infilano un tris di pezzi potenti che mettono subito a dura prova la capacità aerobica dei presenti: Comunque, Idioti e la più recente Usami.

Ma la crescita dei Ministri è nella capacità di tenere il pubblico anche nei pezzi lenti, saperli dosare ma senza farli diventare solo un momento per far prendere fiato ai fan. Se sulle capacità tecniche di Michelino e Fede non avevamo mai avuto dubbi, per chi li segue da anni è innegabile l’evoluzione vocale di Divi, sempre più cantante e non solo voce della band.

Solito ma attesissimo stage diving durante Il bel canto che avvia alla chiusura della prima parte, il caldo è insostenibile nonostante le bottigliette d’acqua regalate dallo staff ad alcuni fortunati.

Al ritorno sul palco i ragazzi chiamano la sorpresa della serata ad accompagnarli su Fidatevi: Mauro Pagani e il suo inseparabile violino. La presenza dell’ex-membro della PFM è un’ulteriore dimostrazione della maturità raggiunta dalla band: per stare sul palco con musicisti di questo livello devi averne la capacità ma soprattutto deve esserti riconosciuta e Pagani vale un attestato al merito.

Da qui alla fine spazio ai grandi classici, con la bellissima parentesi di atmosfera di Una palude, prima del gran finale tutto potenza chiuso come sempre da Abituarsi alla fine.

Rimane sempre difficile però raccontare l’energia, il sudore, le botte e il fiatone che accompagnano ogni concerto dei Ministri, quindi se non l’avete ancora fatto, il nostro consiglio è di andarli a vedere dal vivo per capire. Ma anche se lo sapete già, non rimarrete delusi perché ritroverete tutto. Fidatevi.

12 APRILE TEATRO SANBA’POLIS
14 APRILE ROMA ATLANTICO
19 APRILE VENARIA REALE (TO) TEATRO DELLA CONCORDIA
20 APRILE NONANTOLA VOX CLUB
24 APRILE FIRENZE OBIHALL
27 APRILE MOLFETTA (BA) EREMO CLUB
28 APRILE NAPOLI CASA DELLA MUSICA
30 APRILE PERUGIA AFTERLIFE LIVE CLUB