Ska-P @Carroponte – Sesto S.Giovanni (MI)

Un Carroponte caldissimo quello che ha accolto giovedì il live degli Ska-P e non ci riferiamo solo all’entusiasmo del numeroso pubblico accorso, ma anche al clima in senso stretto.

Temperature nettamente sopra i 35 gradi che sicuramente non ha fatto sentire nostalgia di casa nè alla band spagnola nè ai californiani Zebrahead chiamati ad aprire le due date italiane della formazione madrilena.

Se qualcuno si aspettava il classico concerto da tour promozionale dell’ultimo album Game Over uscito lo scorso autunno probabilmente è rimasto deluso perchè gli Ska-P mettono subito in chiaro che non sarà così.

Poder pa’l pueblo fa quasi da intro ad un live che entra subito nel vivo con 3 classici della band che non sembra assolutamente risentire della lunga pausa che ha preceduto questo lavoro.

I volumi, va detto, potrebbero essere decisamente più sostenuti, anche se la differenza più evidente è l’assenza di Pipi, un tempo mattatore sul palco con il suo trasformismo.

Differenza che non vuol per forza dire mancanza: gli Ska-P si presentano con una formazione di 8 elementi che riempie sia fisicamente che a livello sonoro il palco del Carroponte riducendo sicuramente un po’ lo spettacolo ma focalizzandolo anche di più sulla musica.

Jacque al Rey è il primo dei 3 pezzi dell’ultimo album in scaletta e regge bene il confronto con brani storici della band come Cannabis che rimangono però accolti da un boato e da una partecipazione speciale.

Il “nuovo corso” più suonato e meno recitato della band si vede anche nel poco parlato affidato soprattutto a due ospiti in rappresentanza dei No Tav e dei Mapuches argentini.

O forse è solo una decisione dettata dal poco tempo a disposizione: è giovedì e a mezzanotte esatta il concerto finisce, ma non prima di aver suonato praticamente tutti i pezzi che la gente presente vorrebbe sentire.

Ma come sempre a parlare per gli Ska-P sono soprattutto i loro testi: diretti, forti e dichiaratamente politici, alleggeriti solo da una musica e un ritmo assolutamente ballabili e coinvolgenti.

Un rapporto speciale quello della band spagnola con l’Italia, come dimostra la scaletta leggermente modificata per far posto a Solamente por pensar, dedicata alla memoria di Carlo Giuliani.

Rapporto che sicuramente il live di giovedì sera ha nuovamente rinforzato, come farà senza dubbio quello di stasera allo Sherwood Festival di Padova.