Phonarchia Night @ Deposito Pontecorvo

Il 17 febbraio il Deposito Pontecorvo di Pisa ha ospitato una serata scoppiettante all’insegna della musica a chilometro zero, o quasi: la Phonarchia Night, durante la quale due dei gruppi dell’etichetta toscana Phonarchia Dischi hanno fatto ballare un pubblico di affezionati, che, per esserci ha sfidato le intemperie. I protagonisti della serata sono stati gli Etruschi From Lakota, che, con la loro solita energia, hanno infiammato l’atmosfera, mentre in apertura abbiamo ascoltato il sound elettronico fresco e spericolato dei giovani Luci di Wood, alle prese con la presentazione del loro primo disco, “RGB”, in uscita il 24 febbraio.

Per i Luci di Wood questa serata è stata un vero e proprio battesimo, essendo la prima volta che la band eseguiva davanti a un pubblico vasto ed accanto ad una band già ben affermata i propri brani; in occasione di tale solenne celebrazione sono stati adottati anche effetti speciali degni di Hollywood, come una scenografica cascata di acqua (santa) piovana sul palco. Fortunatamente l’imprevisto, causato dall’inclemenza del clima pisano, non ha generato problemi ed è stato risolto immediatamente, permettendo il regolare svolgersi della serata.

I Luci di Wood hanno aperto l’esibizione con ‘Oltre le luci’, un brano strumentale, a cui ha fatto seguito ‘Indie’, uno dei pezzi più ballabili e accattivanti di “RGB”. Si tratta senza dubbio di una band che sta cercando di trovare il proprio baricentro ed ha bisogno di una coesione e compattezza live che si può trovare soltanto attraverso le esperienze accumulate sul palco. Tuttavia l’energia è tanta e, tra le potenti linee di basso e le acrobazie – canore e non – della cantante, la band ha trasmesso entusiasmo e grinta . Le due cover di ‘Brivido’ di Donatella Rettore e ‘Pensiero stupendo’ di Patty Pravo sono il perfetto equilibrio tra il loro gusto retrò e la loro spregiudicata voglia di sperimentare, anche giocando con mostri sacri del genere.

Appena saliti sul palco gli Etruschi hanno provveduto a scaldare il pubblico con ‘Super’, un brano inedito contenuto probabilmente nel prossimo disco, la cui uscita è prevista per settembre 2017.

Il gruppo ha eseguito molti dei brani più noti, ‘V.I.V.O.’, ‘Non ci resta che ridere’, ‘P.M.P.’, dando vita ad una scaletta folta e sostenendo ritmi altissimi. La coesione e la grinta di questi cinque ragazzi sul palco è impressionante: se la loro musica in cuffia può lasciare dubbiosi i palati più ricercati, per la sua deliberata ruvidità e schiettezza, dal vivo la loro immensa sincerità, il profondo divertimento che provano nell’esibirsi e trasmettono al pubblico non possono lasciare indifferenti. La formazione ha mostrato una compattezza granitica, nonostante sia stata scombussolata di recente da alcune novità: l’uscita dalla band del bassista e l’ingresso di un armonicista di grande talento, che ha fatto il suo debutto negli Etruschi From Lakota proprio in occasione della Phonarchia Night. Si tratta senz’altro un grande acquisto, in grado di dare tantissimo carattere al sound complessivo. I ragazzi ci hanno regalato anche altre due anteprime del prossimo album: ‘Quanto amore’ e ‘Docce’ mi hanno lasciato a bocca aperta per la loro diversità e sperimentazione, per la tensione emotiva che le attraversa, per la metrica secca e sincopata della prima ed il blues intenso dal retrogusto space rock della seconda. Il concerto si è concluso con due classici, ‘Il contadino magro’ e ‘I nipoti di Pablo’, all’insegna dell’energia.

Chiara