Intervista a l’ACCADEMIA DELLE SCIMMIE

L’Accademia Delle Scimmie è una giovane band ligure di stampo indie rock.  A giugno i sei ragazzi hanno pubblicato l’ep “Soft” uscito per La Clinica Dischi. Il disco rappresenta un percorso tra gli elementi del quotidiano e un’analisi disincantata della realtà. Ciò che più controlla la nostra esistenza e parallelamente cerchiamo di padroneggiare è il Tempo, protagonista di molti brani contenuti nel disco. Li abbiamo raggiunti via mail per conoscerli meglio.

Descrivetevi in tre parole.
“Veri, Sinceri, Rock”.

Quali sono le vostre influenze principali?
“Sicuramente la musica pop-rock italiana moderna, in esponenti quali Ligabue e i Negrita, ma anche il filone più elettronico e cross-genere con Subsonica e Velvet; senza dimenticare il cantautorato che fa riferimento al passato con Rino Gaetano e al passato/presente con Daniele Silvestri. Guardando all’estero, ha avuto grande influenza sul nostro fare musica il brit-pop degli Oasis e la commistione sperimentale dei Radiohead”.

Soft” è il titolo del vostro ultimo EP. Quali sono le ragioni per cui è stato scelto questo nome?
Soft è la leggerezza, la semplicità, il punto di vista per un’osservazione che inizia disincantata ma che poi scende in profondità nella quotidianità dei nostri giorni. Oltre ad essere il titolo della ghost track dell’EP, “Soft” è il vero e proprio mood che fa da filo conduttore di tutte le tracce”.

Il tema del Tempo è centrale in tutto l’ep e spesso in chiave negativa, perché?
“Una sfumatura negativa può essere avvertita in alcuni pezzi, come Noiosa Realtà o Mantice, dove emerge l’ansia di far scivolare via il Tempo, la voglia di farlo correre velocissimo. Il Tempo però per noi è sia limite che risorsa: l’idea che comunque in fondo si possa giocare con lui ci porta a vederne il positivo, come una notte che passa veloce semplicemente Sognando“.

Provenite da La Spezia. Come descrivereste attualmente la scena indie/underground ligure e perché no, anche Toscana data la vicinanza?
“In Liguria ci sono molti esempi di fervore musicale: noi conosciamo di più il panorama che spazia da Genova a Sarzana e rifacendoci all’esperienza vissuta nei festival ai quali abbiamo partecipato ci sono tanti gruppi giovani con solide basi musicali e anche a livello di show sul palco che hanno una gran voglia di emergere; e sicuramente qualcuno di loro lo rivedremo presto in belle manifestazioni anche a livello nazionale”.

Cosa ne pensate dei locali e gli spazi dove si fa musica della vostra zona? Siete soddisfatti dell’offerta proposta?
“L’offerta è varia ma un poco “di nicchia”, nel senso che per un genere come il nostro non ci sono molti spazi dove poter proporre e contestualizzare la nostra musica. Però i locali della zona, che magari si rivolgono maggiormente alla scena indie, garage o post-punk, sono aperti a proposte musicali anche diverse e le collaborazioni ci sono state e sicuramente si riproporranno prossimamente”.

Avete dei prossimi live in programma?
“Stiamo completando il calendario invernale dei concerti: fintantoché non sarà fissato purtroppo vige il top secret…”

Quali sono i vostri progetti futuri più ambiziosi?
“Oltre allo step di “completare” Soft con altre canzoni per pubblicare un album, vorremmo iniziare il percorso per arrivare a suonare su grandi palchi, magari condividendoli con i nostri amici e colleghi della nostra etichetta “La Clinica Dischi“: per far sentire a più persone possibili la nostra musica e divertirci e far divertire il pubblico suonando insieme. Sarà scontato per chi suona, ma quello è veramente il lavoro più bello che ci sia e che vorremmo fare, possibilmente, a tempo pieno!”

Federica

[photo credits: Accademia Delle Scimmie]