Senza Filo, 3a eliminatoria @ Cantiere San Bernardo

Anche questa settimana siamo passati dal Cantiere San Bernardo di Pisa, per assistere alla terza eliminatoria del Senza Filo Music Contest. La serata è stata più tiepida del solito, la magnifica chiesa un po’ più vuota delle altre volte almeno nella prima parte della serata. Il 17 novembre si sono scontrati sul palco due gruppi molto diversi tra di loro: i Dans la Rue, band proveniente da livorno che propone un repertorio variegato ed esotico, con strumenti particolari e un ritmo suadente nelle vene, ed i Lift, quattro ragazzi giunti da Città di Castello che per la prima volta si sono cimentati in una performance radicalmente acustica.

A fare gli onori di casa per questa terza eliminatoria sono i Mauro La Mancusa Trio. Composta di batterista, trombettista e contrabbassista, la band fa un’ottima figura allietando il pubblico con brani jazz di carattere. Le loro melodie delicate ma travolgenti sono l’ideale per scaldare l’atmosfera, ed i tre ci sanno decisamente fare con i loro strumenti, il che ci fa ulteriormente piacere.

Dopo il primo gradevole intermezzo musicale è la volta della prima band in gara: i Dans La Rue si presentano in formazione a tre con l’intenzione dichiarata e sfacciata di stupire. Senza ombra di dubbio sono tra i concorrenti che si sentono più a proprio agio  nella dimensione acustica, visto che hanno compiuto una scelta programmatica e consapevole di rinunciare del tutto all’amplificazione per la propria musica. I ritmi che ci propongono arrivano dalle più svariate ed esotiche parti del mondo: dalle Hawaii, dall’Isola della Reunion, tant’è che ad un certo punto della performance cominciamo davvero a sentire l’impellente bisogno di bere un cocktail da una noce di cocco. Suonano bene ed utilizzano strumenti tipici delle culture a cui attingono, producedo effetti sonori curiosi ed intriganti. L’unico dubbio che mi viene è che tutto ciò sia solo un contenitore il cui contenuto non è immediatamente visibile.

Il secondo intermezzo è affidato ad un personaggio singolare e buffo, il signor Felice Pantone, un cantastorie che con tutta la semplicità che veste sul palco suona dei brani allegri ma dai testi impegnati, cerca di dare una propria versione di ciò che succede in questo mondo difficile da comprendere. Il pezzo forte dell’intermezzo è un brano in cui il signor Pantone suona …un tubo. Lo suona come un basso e allo stesso tempo come una percussione, il suono è profondo, autentico, magico.

Il secondo gruppo in gara si chiama Lift: si tratta di ragazzi molto giovani che hanno cercato di riadattare il loro abituale pop rock ad un contesto acustico, riuscendoci purtroppo con esiti alterni. Alcune intuizioni melodiche ci sono, anche se forse sono ripetitive, ma manca una certa solidità e coerenza. Purtroppo anche i testi, in italiano, lasciano a desiderare, e la voce della cantante non sempre è centrata.

Dopo un’ulteriore apparizione dei Mauro La Mancusa Trio abbiamo assistito all’esibizione strabiliante del Libero Coro Bonamici, che ha portato sul palco cover di brani molto noti della pop music mondiale come ‘Like a Virgin’ di Madonna, oltre a pezzi come ‘Azzurro’ di Celentano, e prima ancora ‘Time is running out’ dei Muse e altre meravigliose canzoni reinterpretate in una chiave nuova, fresca, briosa e accattivante. Con la sua energia questo coro, composto di uomini e donne di tutte le età eppure così compatto, ha conquistato il pubblico del Senza Filo Music Contest.

Dopo la fine dell’esibizione apprendiamo dalla giuria che saranno i Dans La Rue a gareggiare nella finale, ormai sempre più imminente, che avrà luogo sabato 26 novembre.

Chiara Cappelli

Immagine di copertina: Pagina FB del concorso – credits Imagopisa/Tiziana Guggino