Clever Square – Nude Cavalcade

Mentre le prime note di “Nude Cavalcade” riecheggiano nella stanza già mi immagino le schiere di ascoltatori della domenica pronti ad improvvisarsi critici della situazione e ad affermare, senza neanche aver finito il disco, cose come “sono uguali ai Pavement” o “eh ma sembrano troppo un plagio dei Dinosaur Jr.“.

Non che le influenze manchino, ci sono e si sentono però questo non è necessariamente un male. Va infatti ricordata la grande differenza tra il contenuto e il modo in cui lo si realizza, perché è proprio il modo a fare la differenza. Cerco di spiegarmi meglio con un paragone che si serve di una band che ormai ha incontrato l’attenzione e il favore di una grande fetta di pubblico: i Tame Impala. Sia chiaro, non ho niente contro i suddetti, anzi, però se mi viene detto che sono originali non ci vuole molto a smentire l’affermazione enumerando decine di gruppi che hanno un sound affine. Quindi cos’è che rende accomunabili i Tame Impala e i Clever Square? È chiaramente il modo con il quale si approcciano al genere. Non è tanto importante cosa suoni purché tu lo suoni bene e i Clever Square lo sanno fare più che bene.
Fatta questa doverosa premessa, che in parte riassume il giudizio complessivo dell’album, ovvero un buon disco, suonato bene e che esprime l’amore per ciò che si fa, andiamo quindi ad analizzare qualche traccia in particolare.

Si parte con “Hindsight”, ottima intro che lascia presto spazio a “The Ladybug Hits You Twice”, che, con il suo ritmo trascinante, ci permette di entrare immediatamente nel vivo del disco. Segue “African Dome” uno dei pezzi che aveva anticipato l’album, che conquista l’ascoltatore all’istante grazie al suo giro di basso incantante e al suo ritornello accattivante, da cantare rigorosamente tutti in coro in sede live. Più avanti troviamo “No Mercy For The Trees”, un pezzo di circa un minuto e venti che contiene però un’energia pazzesca che porta a voler alzarsi e ballare all’istante. Uno dei momenti più 90’s dell’album è rappresentato dalle chitarre super “fuzzose” che la fanno da padrone nella parte finale di “Onions For Dinner”, decima traccia del disco. Con “Dream Eater” l’album si spezza grazie ad un acustico emozionante guidato da una bellissima traccia di chitarra e da una linea vocale che ci culla dolcemente per l’intera durata del pezzo. “My Next Move” chiude l’ultima fatica dei quattro ravegnani con la giusta dose di malinconia che ci porta a cliccare nuovamente il tasto play e a far ripartire l’album dall’inizio.

La sensazione che si ha alla fine di “Nude Cavalcade” è quella di essere tornati indietro nel tempo, in un locale degli anni ’90, dentro una piccola stanzetta che puzza di birra e di fumo, con una trentina di persone strettissime tra di loro davanti a una band che sta dando il tutto per tutto, e lo sta facendo dannatamente bene.

Francesco Canalicchio

 

TRACKLIST:

01. Hindsight
02. The Ladybug Hits You Twice
03. African Dome
04. Better In Congo
05. Lord Garbage
06. No Mercy For The Trees
07. Perfecto
08. Stygian Decimator
09. House In A Stormy House
10. Onions For Dinner
11. A Bag Of Heads
12. Like Soldiers On Parade
13. Dream Eater
14. Crystal Spaceships
15. Highly Effective Solutions
16. The Collapse Lead
17. My Next Move