SUM 41 @ Carroponte

Venerdi 26 agosto andava in scena uno spettacolo che in Italia mancava da un bel pezzo: i Sum 41 tornavano a suonare nello stivale dopo ben cinque anni, al CarroPonte di Sesto San Giovanni, più precisamente. La notizia è stata accolta con enorme entusiasmo, tant’è che lo show è andato sold out ben due mesi prima della sua tenuta, complice anche il fatto che sia stata l’unica data italiana.

Arrivo al CarroPonte ben due ore prima del concerto e noto con piacere che il pubblico ha già iniziato a riempire la zona, simbolo che l’attesa per questo evento è stata veramente tanta. Alle 20:00 circa l’area è già quasi piena e poco dopo salgono sul palco i ragazzi de La colpa, gruppo scelto per aprire il concerto.

Un’ora dopo il rosso del sole che tramonta inizia a lasciare spazio al rosso caratteristico del carroponte, l’ambiente inizia a scaldarsi ed è ormai tutto è pronto: I Sum 41 salgono sul palco. Aprono con “Hell’s song” e pochi secondi dall’inizio della canzone il pubblico è già in delirio. Non importa se faccia caldissimo, se lo spazio vitale fosse relativamente poco: stare fermi è impossibile, in pochi minuti la band canadese ha già conquistato tutti.

Deryck Whibley, cantante del gruppo, intrattiene con maestria ed esperienza la platea coinvolgendola a 360 gradi e rendendo lo spettacolo ancora più entusiasmante, mentre uno scatenato Dave Baksh veste per l’occasione una vecchia maglietta del Milan, i cui colori vengono risaltati sotto le rosse luci del palcoscenico.

Com’è giusto che sia, dato l’enorme divertimento, i minuti scorrono velocissimi e i Sum propongono tutti i loro più grandi successi, dai più vecchi come “Makes No Different” ai più nuovi, come “Fake my own death”, singolo estratto dal loro futuro album “13 Voices” che uscirà in ottobre.

Non mancano però momenti struggenti, come quando il gruppo canadese suona “Pieces” o “With Me”: Il palco si colora di luci dal tono blu intenso e le note di certe canzoni suscitano emozioni forti, che difficilmente scorderemo.

L’ora e mezza del concerto – com’è giusto che sia, dato l’enorme divertimento – sembra esser passata in un attimo e ci ritroviamo all’ultima canzone “Fat Lip” carichi come fosse il primo pezzo della serata. I Sum 41 non hanno di certo deluso le aspettative e li ritroviamo cinque anni dopo energici come sempre e, per la nostra gioia, ci salutano annunciando un futuro concerto in Italia fissato per l’anno prossimo.

Stefano Festari