“Abstract [ra]” è il titolo del nuovo lavoro di The Doormen, pubblicato il 6 aprile è il terzo disco per il gruppo ravennate. Le undici tracce danno vita ad un concept album che racconta della loro città, il disagio della vita di provincia, il desiderio di andarsene a tutti i costi e il forte legame che ti trattiene, dell’amore e del lavoro. Vins Baruzzi e Luca Malatesta sono le menti, compositori e produttori artistici del progetto.
A differenza dei due precedenti lavori “Black clouds” (2013) e “The Doormen” (2011), il suono dell’ultimo arrivato è molto più scuro e ricercato, tendenzialmente psichedelico senza perdere il taglio brit-pop, loro caratteristica contraddistintiva, a cui la voce di Baruzzi conferisce un valore aggiunto.
“Abstract dream”, traccia di apertura del disco, arriva diretta alla pancia con un suono potente ed ossessivo, rivelatrice dell’importanza del tema dell’alienazione della provincia vissuto dai compositori, che continua nei pezzi successivi fino all’esplosione rock‘n’roll di “Like a statue”. “Kill me right now” è invece una ballad romantica e struggente, le chitarre ipnotiche si inseguono facendo emergere appieno il marchio Doormen. Il brano infatti è stato estratto come primo singolo dell’album. Il video è ambientato in un edificio abbandonato e decadente, il gioco di luci ed ombre è il vero protagonista. Lo spazio è vuoto, vi regna una solitudine impenetrabile ma riesce ugualmente a favorire l’incontro dei due protagonisti che, pur essendo distanti, possono per un momento essere una cosa sola.
Le tracce successive non lasciano distrarre l’ascoltatore neanche per un secondo: l’ipnotica “It could be you” fa da apripista all’energica “Through my bones”, per arrivare alle chitarre innamorate di “Inside my orbit”. Con “Technology” la band si interroga sull’impatto delle tecnologie moderne sulla nostra vita. Mentre in chiusura troviamo “Highway again”, la fuga finale dei protagonisti ma sicuramente non di chi ascolta che avrà l’impulso di spingere nuovamente play per ricominciare tutto daccapo. “Abstract[ra]” è in definitiva IL disco, sì proprio con le lettere maiuscole.
Il suono è più maturo e ricercato, vanta una raffinatezza difficilmente rintracciabile nell’attuale panorama indipendente italiano. Un lavoro curato in ogni dettaglio e che non ha nulla da invidiare ai dischi delle band d’Oltremanica. Aspettiamo quindi i prossimi appuntamenti live con la nuova sezione ritmica, per poter ascoltare questo già eccellente lavoro dal vivo.
Eleonora R.
Tracklist
- Abstract dream
- A long bridge between us
- My vision
- Like a statue
- Kill me right now
- It colud be you
- Through my bones
- Good people on my road
- Inside my orbit
- Technology
- Highway again
