Dopo mesi approdo al mio caro Circolo Magnolia, è una domenica di dicembre, freddina come si conviene, ma appena entro nel locale il rosso familiare delle pareti mi riscalda. Sul palco hanno da poco iniziato The Three Blind Mice, band italiana di stanza a Berlino. Il razionalismo teutonico non compare ma si sentono le influenze massicce di certi periodi berlinesi di Nick Cave. Spigoli e cavalcate dal sapore country, i quattro sono una vera delizia.

Poi arriva lei, Lydia Lunch. Una icona piuttosto bassina, con qualche ruga e una certa pesantezza nel fisico ma sul palco: lo divora il palco. Leggio, commenti sarcastici, una potenza fisica e sonora. I Retrovirus sono sferzate, distorsioni, composizioni compatte su cui le liriche della Lunch trovano un trampolino di lancio per scontrarsi con il pubblico.

Testo e gallery fotografica a cura di © Amanda Sirtori – all rights reserved.