Intervista a La Convalescenza: le nuove canzoni figlie della pandemia

Si intitola Via Lattea l’ultimo singolo de La Convalescenza, band emiliana che avevamo già incontrato 2 anni fa e con cui abbiamo scambiato nuovamente quattro chiacchere per farci raccontare di più del loro percorso presente e futuro.

Ciao ragazzi, intanto ben ritrovati. Sicuramente dall’ultima volta che ci siamo visti si è parlato tanto di “convalescenza” ma sicuramente non nel modo che avreste voluto voi…cosa è cambiato per voi in questi 2 anni e quanto di questo periodo c’è nelle nuove canzoni?

Nelle nuove canzoni c’è praticamente tutto del periodo da noi vissuto negli ultimi due anni di pandemia.
Abbiamo iniziato a dare loro forma durante il lockdown e nei mesi estivi del 2020, per poi iniziare la vera e propria fase di produzione a gennaio 2021, in piena seconda ondata.
Seppur nascano da esigenze diverse, sicuramente lo sconforto e il disorientamento provocati dalla pandemia hanno contribuito fortemente a renderle ciò che sono diventate nella loro forma definitiva.

Anche numericamente vi avevo lasciati in 5 e vi ritrovo in 4…che influenze ha avuto questo cambio sul suono o sugli equilibri della band?

In realtà nel momento in questo momento siamo già di nuovo in 5!
Fortunatamente abbiamo avuto solo un breve periodo trascorso in una formazione a 4, dovuta all’abbandono del progetto da parte del nostro ex-bassista.
È stato ovviamente un bel colpo per noi da sopportare, ma ora abbiamo trovato una nuova persona con cui poter crescere e migliorare ulteriormente.

Di solito le band alt rock con il tempo sembrano “addolcirsi”, voi invece sembrate ancora più arrabbiati, almeno a giudicare dagli ultimi 2 singoli. E’ questa la direzione che dobbiamo aspettarci dai prossimi brani?

Cerchiamo sempre di conservare una nostra identità sonora che tende ad essere sicuramente energica, ma non abbiamo mai imposto forzature ai nostri brani per far sì che suonino obbligatoriamente in un determinato modo.
Di conseguenza, i nuovi pezzi che avete ascoltato sono nati così, con questo sound, perché lo richiedevano.
Per quanto riguarda i prossimi, bhe, non vi spoileriamo nulla, ma sappiate che sotto questo aspetto vi sorprenderanno!

Nel vostro nuovo singolo Via Lattea parlate di una Terra che vista dallo spazio “non è neanche troppo blu”, quasi una premonizione vista la situazione politica internazionale attuale… cosa manca secondo voi per ritrovare quel blu?

Il problema è che manca innanzitutto la voglia di ritrovarlo quel blu, di lavorare insieme per far sì che il mondo possa davvero diventare un posto migliore.

Nel brano c’è la partecipazione di Francesco Galavotti. Come è nato questo sodalizio? Avete altre collaborazioni in programma o c’è qualche tipo di elemento diverso che vorreste inserire in futuro?

Sentivamo il bisogno di dare un colore diverso a questo brano, per cui abbiamo deciso di affidare diverse parti vocali a Francesco, amico e artista di grande talento che noi stimiamo tantissimo.
Siamo felici e orgogliosi della forma finale che abbiamo dato a “Via Lattea” grazie a lui.
Per il resto, per ora non abbiamo altre collaborazioni in programma.

Parlare di progetti futuri negli ultimi tempi non è facilissimo, ma avete un “percorso” in mente per i prossimi mesi? Se poteste esprimere un desiderio “professionale”, quale sarebbe?

A breve uscirà il videoclip di “Via Lattea” e abbiamo altri due nuovi brani che aspettano di uscire allo scoperto. Ma tra un’uscita e l’altra la speranza è ovviamente quella di poter tornare a suonare la nostra musica dal vivo il più possibile.
Infine, il nostro desiderio “professionale” è quello di avere un giorno la possibilità di collaborare con Fede Dragogna dei Ministri e di scrivere un brano insieme a lui!