#ThrowBackThursday: Luca Dirisio, quando Calma e sangue freddo non bastano

Questa settimana con #ThrowBackThursday restiamo in Italia con un cantante la cui scomparsa dai radar sarà stata presa sicuramente con filosofia: d’altronde era lui che predicava Calma e sangue freddo.

Anno 2004, in Italia entra in vigore la legge sulla privacy nessuno può immaginare che pochi anni dopo saremo noi stessi a condividere tutta la nostra vita con tutti: un mese dopo infatti Mark Zuckerberg crea Facebook.

Ai premi Oscar trionfa Il Ritorno del Re, ultimo capitolo della trilogia de Il Signore degli Anelli che si impone in ben 11 categorie eguagliando il record di statuette per un singolo film detenuto da Ben Hur e Titanic.

Anche nel calcio è un anno di imprese storiche: la Grecia vince sorprendentemente i Campionati Europei battendo in finale il Portogallo, paese ospitante. I lusitani devono “accontentarsi” della vittoria del Porto guidato da Josè Mourinho della Champions League.

In italia ci consoliamo con le Olimpiadi e gli storici ori di Baldini nella Maratona e Bettini nel Ciclismo. Ma a tenere incollati alla tv milioni di italiani è la nazionale di Basket che arriverà fino all’argento arrendendosi solo all’Argentina.

Nella musica spopolano i Blue, tanto da incidere per le fan italiane una cover di A chi mi dice di Fausto Leali che avrà forse più fortuna del brano originale. A Sanremo trionfa Marco Masini con L’Uomo Volante, ma il brano che tutti canticchieranno nei mesi successivi sarà un altro: Calma e sangue freddo di Luca Dirisio.

Origini abruzzesi, Dirisio arriva al successo relativamente tardi, vincendo il Summer Live Festival nel 2003 a 25 anni. Grazie alla spinta ricevuta dal premio, entra in studio e nel 2004 esce il suo album omonimo da cui viene estratto come primo singolo quello che sarà il suo pezzo più famoso: Calma e sangue freddo appunto.

Il brano entra in classifica in punta di piedi e impiega qualche settimana per entrare in Top10 ma quando lo fa a metà agosto non ne esce più per oltre due mesi, raggiungendo anche il numero 1 e meritandosi il premio di Rivelazione dell’Anno al Festivalbar.

Il brano viene esportato anche fuori dai confini nazionali raggiungendo la Top20 nelle vicine Svizzera e Austria e come spesso accade viene inciso anche in versione spagnola per il mercato iberico e sudamericano.

Sulla scia del successo di Calma e sangue freddo vengono estratti dall’album altri due singoli: Il mio amico vende il tè  e Usami, che hanno un buon riscontro radiofonico e rinnovano per i video la collaborazione con il regista Gaetano Morbioli, destinato a diventare un autentico mostro sacro dei videoclip made in Italy.

Nel 2006 Dirisio è sul palco di Sanremo con il brano Sparirò che, nonostante un buon successo, suona quasi come un’anticipazione di quanto succederà da qui in avanti.

Il brano infatti anticipa il secondo album del cantautore ma nonostante la presenza anche della versione italiana della colonna sonora del film campione d’incassi High School Musical, non ha un riscontro commerciale all’altezza del precedente.

Il successivo flop del terzo album dell’artista, 300 all’ora, porta alla separazione con la Sony nel 2008 con la conseguente scomparsa dalle scene negli anni successivi nonostante la puibblicazione di altri 2 singoli.

Nel 2011 partecipa all’Isola dei Famosi, nonostante solo 5 anni prima ne parlasse in toni ben poco lusinghieri nel brano L’isola degli sfigati. Viene eliminato quasi subito ma la ritrovata popolarità porta all’uscita di Compis, quarto album in studio.

Pubblica altri due singoli nel 2012 ma nessun album vede la luce, anzi, seguono 4 anni di silenzio terminati nel 2016 con l’uscita del brano Come neve.

Da allora l’attività del cantante è ripresa a pieno ritmo, prima con la pubblicazione del brano Mentre te ne vai lo scorso giugno e poi con la ripresa dei rapporti con il suo storico produttore Giuliano Boursier che dovrebbe prevedere un tour per l’estate 2018 e culminare con un nuovo album nel 2019 anche se ad oggi non sono ancora note date live per quest’anno.

Ma d’altronde non bisogna avere fretta, come ci ha insegnato lo stesso Dirisio “ci vuole calma…e sangue freddo”.