#ThrowBackThursday: l’Iris mai appassito dei Goo Goo Dolls

Iniziamo oggi la rubrica #ThrowBackThursday: brani indimenticabili di band dimenticate.

Correva l’anno 1998: Deborah Compagnoni vinceva 2 medaglie alle Olimpiadi di Nagano, il compianto Marco Pantani realizzava una storica doppietta Giro d’Italia/Tour de France e, mentre si ponevano le basi per la nascita dell’Euro, Giovanni Paolo II era il primo Papa a visitare  Cuba dall’avvento di Castro.

Agli Oscar il Titanic di James Cameron conquistava 11 statuette eguagliando il recordi di Ben Hur tra cui quello per la miglior colonna sonora e la miglior canzone (vi dice qualcosa My Heart Will Go On di Celine Dion?). In quello stesso anno usciva però nelle sale un altro film che non avrebbe vinto neanche un premio ma con una colonna sonora che annoverava, tra gli altri, U2, Peter Gabriel e la Alanis Morissette di Uninvited.

Eppure, in mezzo a questi mostri sacri, il brano che spinse la colonna sonora di The City of Angels al primo posto in classifica e a vendere ad oggi oltre 5 mlioni di copie è senza dubbio Iris dei Goo Goo Dolls. Ma dopo un successo così, che fine ha fatto la band?

Tanto per cominciare va detto che prima di Iris (contenuta oltre che nella OST del film anche nell’album Dizzy up the girl) i Goo Goo Dolls avevano già 5 album all’attivo. Se i primi quattro non erano stati molto fortunati, il quinto aveva riscosso almeno negli USA un buon successo, tale da richiedere al leader della band John Rzeznik di scrivere un brano per la colonna sonora appunto di The City of Angels.

Il successo del singolo spinge la band che nel 2001 decide di sfruttare la residua popolarità pubblicando un primo Greatest Hits nel quale racchiude il meglio dei lavori degli anni precedenti in versioni riviste.

Nel 2002 esce il secondo grande successo della band Here is Gone, singolo estratto dall’album Gutterflower. Per il video del singolo Rzeznik e soci non badano a spese spendendo per la realizzazione più che per l’intero album. Sembra un buon periodo per la band che l’anno successivo compone un brano per il film cartone animato “Il pianeta del tesoro” (la cui versione italiana è di Max Pezzali).

Da qui in avanti i Goo Goo Dolls spariscono dai radar europei mentre continuano il loro successo americano. Nel 2004 infatto registrano un concerto nella loro città d’origine, Buffalo, il cui DVD vende oltre 1 milione di copie complice probabilmente anche l’atmosfera del concerto svolto per lunghi tratti sotto la pioggia. L’evento vale anche riconoscimento cittadino di “Goo Goo Dolls day” alla data del 4 giugno.

Nel 2006 esce Let love in, ultimo disco della band ad ottenere una certificazione Oro nelle vendite. Ma siamo ormai ben lontani dal triplo platino di Dizzy up the girl. La band pubblica un nuovo Greatest Hits l’anno successivo e ottiene comunque il privilegio di scrivere un brano per le olimpiadi di Pechino del 2008 dal titolo Real: non stupitevi se non vi dice nulla.

Dal 2010 in poi la band registra altri 4 album (l’ultimo nel 2017) e quest’anno sarà in tour anche in Europa, principalmente in Svezia e in alcuni festival minori oltre che allo Sziget di Budapest. Ma probabilmente il risultato più significativo di questi anni è la collaborazione alle colonne sonore di due film della serie Transformers: niente a che vedere però con il successo planetario indimenticabile della Iris di The City of Angels.